Il 2012 sarà ricordato come l'anno della crisi, ma sicuramente anche come l'anno del boom della sigaretta elettronica, o "e-cig" per dirla in breve.

Chi la utilizza, lo fa per smettere di fumare, per aggirare il divieto di fumo nei locali chiusi o semplicemente per moda. Fatto sta che nel giro di pochi mesi sono spuntati dappertutto negozi che vendono solo ed esclusivamente sigarette elettroniche.

Un bel business milionario, a quanto pare, almeno finché mancano leggi che ne regolano l'utilizzo.

Per i fumatori che si trovano ad affrontare lunghi viaggi potrebbe essere finita l'era della "sigaretta veloce" sul binario o prima dell'imbarco, ma non è così semplice.

Sui treni non si può fumare e il divieto vale anche per le sigarette elettroniche, ma con una differenza rispetto al quelle "tradizionali": non c'è sanzione per chi le utilizza. Insomma, per Trenitalia lo svaporatore si potrebbe paragonare a chi mette i piedi sui sedili: il controllore lo invita a mettere via la sigaretta elettronica (così come a tirare giù i piedi), senza fargli nessuna multa.



Per chi si sposta in aereo, le regole (almeno per ora) sono meno rigide. In aeroporto, nelle spesso lunghe attese, la sigaretta elettronica è consentita praticamente in tutta Italia. È, invece, vietata a bordo degli aerei. Il motivo? Quello ufficiale è che la batteria potrebbe interferire con la strumentazione di bordo e i sistemi elettronici dell'aereo.

C'è un'eccezione, però, e riguarda Ryanair. La compagnia low cost, infatti, vende a bordo le sue sigarette senza fumo ("smokeless cigarettes") e senza batteria: 10 tubetti di plastica al prezzo di 6 euro. Solo ed esclusivamente queste sono consentite in volo.



Per quanto riguarda traghetti e navi da crociera, sembra che qui i fumatori di e-cig abbiamo il più completo via libera.

Solo poche compagnie hanno messo di divieto di "svaporare", ma limitatamente alle zone bar e ristorante.



Insomma fumare la e-cig nei luoghi chiusi o sui mezzi di trasporto è una questione di educazione da parte del fumatore incallito e di tolleranza di chi gli sta attorno.

E poi, sta al fumatore di e-cig scegliere aromi piacevoli, evitando magari quelle all'aglio, alla cingomma o alla birra (esistono!), e mettere via la "finta bionda" qualora gli venga gentilmente richiesto da chi gli viaggia accanto.

In ogni caso, è molto probabile che il non fumatore preferisca una nuvola di vapore all'albicocca, al cocco o al lampone, piuttosto che una nuvola di fumo alla nicotina che si trascina chi rientra di corsa in carrozza o butta la cicca dal finestrino.