I guai giudiziari sembrano non finire mai in casaBerlusconi, infatti, dopo le dichiarazioni diffamatorie che Michelle Bonev ha rilasciato durante latrasmissione televisiva di "ServizioPubblico", la fidanzata dell'ex premier Francesca Pascale, ha querelato per "grave diffamazione"ilconduttore Michele Santoro eMichelle Bonev chiedendo un risarcimento di 10 milioni di euro.

Insomma, la fidanzata del leader del Pdl è passata dalleparole ai fatti, infatti, durante la puntata della trasmissione l'attricebulgara Michelle Bonev, si è lasciata andare a rivelazioni shock e diffamatorienei confronti di Francesca Pascale: "Incontri intimi con Berlusconi in cambio di film" e "Francesca Pascale èomosessuale".

Così, proprio in queste di oggi 24 ottobre, la giovane fidanzata napoletana,ex velina di Tele cafone, ha confermato attraverso il suo legale di aver avviatoun'azione legale civile contro i giornalisti Santoro e Fagiani e MichelleBonev, considerandoli responsabili di "gravediffamazione" nei suoi confronti.

Il danno valutato dal suo avvocato si aggira intorno ai 10milioni di euro, poiché sono state rese note delle falsità e "non notizie"soltanto per fare audience, ecco cosa si evince nella nota firmata al legale Licia Polizio: "Francesca Pascale nelcorso della trasmissione 'Servizio Pubblico' andata in onda su La7 il 17ottobre scorso, è stata vittima di una dolosa e preordinata strumentalizzazioneda parte di Santoro e della signora Dragomira Boneva, in arte Michelle Bonev,che ha inventato uno squallido copione per guadagnarsi una notorietà altrimentiimpossibile".

Il legale della fidanzata del cavaliere ha voluto anchesottolineare che le dichiarazioni dell'attrice bulgara, oltre ad esserefalse e diffamatorie, sono "contra legem",poiché si tratta di dati sensibili: "Quandoil diritto alla riservatezza, quale diritto inviolabile dell'individuo, vienecalpestato in questo modo, con violazione di quei limiti invalicabili delineatidalla legge, dalla giurisprudenza e dal codice deontologico dei giornalisti,cui il diritto di cronaca deve necessariamente attenersi, il danneggiato hail dovere di reagire con fermezza".