Tra due giorni il Parlamento Francese approverà definitivamente la legge sui matrimoni e adozioni da parte di coppie omosessuali. La legge è stata fortemente voluta dal Presidente Francese Francois Hollande che l'ha sostenuta nella sua campagna elettorale.

L'iter parlamentare è cominciato il 31 ottobre con la presentazione della proposta di legge fatta dal Ministro della Giustizia Christiane Taubira. I dizionari Francesi si sono già attivati per le prossime edizioni per modificare la definizione della parola matrimonio che passerà da: "atto solenne con il quale un uomo e una donna stabiliscono tra di loro un'unione" a "atto solenne con il quale due persone di sesso differente o dello stesso sesso stabiliscono tra di loro un'unione".

Il paese è diviso su questa svolta storica. A due giorni dall'approvazione sono scesi in piazza due cortei differenti: sostenitori contro oppositori. Le cifre dei partecipanti ai cortei non sono ancora molto chiare: la polizia parla di 45 mila persone che hanno sfilato contro la legge. Il corteo degli oppositori partito dalla piazza di Denfert-Rochereau in direzione Invalides nella zona sud di Parigi e armati di bandiere tricolore, magliette rosa e blu e tanti cartelli che rappresentavano la famiglia formata da uomo, donna e bambino. Uno striscione che apriva il corteo diceva: "Ogni nato ha bisogno di una mamma e di un papà". Gli oppositori promettono di non fermarsi e continueranno a protestare anche dopo l'approvazione della legge sui matrimoni tra omosessuali.

Nell'altro corteo, a due chilometri di distanza dal primo nella pizza della Bastiglia, in nome della legalità e contro l'omofobia, sfilano numerose bandiere arcobaleno e slogan in favore dei matrimoni gay. Il leader della sinistra Francese Jean-Luc Melenchon ha affermato: <<non mi disturba per nulla che le persone vogliano sposarsi, ognuno a suo modo sceglie, organizza la propria felicità e la sua maniera di amare>>.

Anche il sindaco di Parigi Bertrand Delance, socialista e apertamente gay, dal palco della Bastiglia ha fatto sentire la sua voce: "coloro che sono a favore dell'uguaglianza devono farsi sentire".

La battaglia di piazza continua anche in parlamento: nei giorni scorsi Philippe Cochet, rappresentante di centrodestra e oppositore della legge riferendosi alla stessa ha detto: "vi accuso, signori e signore della sinistra che state assassinando dei bambini, è uno scandalo". Come si può immaginare queste affermazioni hanno destato numerose proteste tanto da costringere il presidente della seduta, Claude Bartolone, a sospendere i lavori.