La dipendenza dalle tecnologie colpisce soprattutto gliadolescenti, ormai attaccati ai propri Smartphone e/o tablet come se fossero unorgano in più del proprio corpo dal quale è impossibile staccarsi. Restanoconnessi fino a tarda serata, talvolta portando il proprio smartphone a letto.E ciò ha grosse ripercussioni sul rendimento scolastico, poiché finiscono peressere deconcentrati durante le ore passate tra i banchi di scuola e quandofanno i compiti a casa.

A lanciare l’allarme è Sergio Garbarino, docente delDipartimento di Neuroscienze dell’università di Genova; il quale sottolineacome un recente studio abbia indicato che solo 2 ore passate su un tabletretro-illuminato fanno diminuire del 22% la produzione di melatonina, un ormoneche regola sonno-veglia.

Del resto gli adolescenti hanno fisiologicamente maggiorebisogno di sonno. E tale deprivazione volontaria non ha effetti negativi solosugli studi, ma anche sulla guida automobilistica per i neopatentati o per chiva in moto tra i minorenni.

Il nostro organismo è abituato a vivere di giorno e riposarela notte. Scendere sotto certe soglie di ore dormite ha pesanti ripercussionisul nostro corpo. A generare insonnia non è solo l’uso delle tecnologie, maanche una cattiva alimentazione; specie quando si mangia a orari sballati, tipoa tarda sera. E ciò vale anche per gli adulti ovviamente.

L’argomento sarà trattato in un Convegno che si terrà a Romail prossimo weekend: dal 9 all’11 maggio.

Altri esperti hanno invece sottolineato come l’uso delletecnologie stia abbassando le capacità degli adolescenti di stabilireinterazioni “faccia a faccia” tra loro, ormai alienati come sono da socialvari ed eventuali.