Twitter ha da poco compiuto otto anni, due in meno rispetto all'altro popolarissimo Social network Facebook. Gli utenti sono tantissimi: volendoli quantificare in account, ben oltre i 900 milioni. Anche se il numero di utenti vero e proprio andrebbe ridotto perché c'è sempre qualcuno che ha più di un account. Ma il problema non è il numero di account in sé, quanto il numero di quelli che "cinguettano". I quali sembrano non tantissimi. Almeno stando a una ricerca della società Twopcharts pubblicata sul Wall Street Journal.

Secondo questo studio, il 44% degli iscritti a Twitter non ha mai digitato neppure un singolo tweet.

Dunque, facendo due conti, se gli account complessivi sono 974 milioni, gli account inattivi sarebbero ben 429 milioni. A questi, se ne può aggiungere un 30% che da quando sono iscritti hanno pubblicato al massimo dieci tweet. Secondo i dati della società di analisi, il numero di persone che ha accumulato almeno 100 messaggi non supera il 13%. Davvero pochini.

Ma da cosa dipende questo disamore verso il social? Forse dalla scarsa capacità di sintesi di molti cybernauti, visto che per scrivere un Tweet bisogna rispettare un numero ristretto di caratteri. O forse perché tanti preferiscono Facebook. O forse perché questi oltre 400 milioni di persone si limitano solo a leggere i Tweet dei loro Vip preferiti.

E pare che non sia bastata l'introduzione della possibilità di pubblicare foto e video come consentito nella concorrente creatura di Zuckerberg.

Di par suo, Twitter ha dichiarato di avere contato 241 milioni di utenti mensili attivi nell'ultimo trimestre del 2013, identificando come "attivo" colui che accede semplicemente al proprio account almeno una volta al mese.

Ma essere attivi dovrebbe significare soprattutto scrivere.

Comunque, questo calo numerico non va sottovalutato, visto che Twitter è da poco in borsa e ha bisogno proprio dei Tweet per rendere appetibili i propri titoli. Cosa si inventeranno per far cinguettare di più i propri iscritti?