Sabato 26 aprile 2014 tantissimi appassionati di Videogiochi Atari, storica azienda americana che ha avuto il suo massimo splendore tra gli anni settanta e ottanta, si sono dati appuntamento in una discarica di Alamogordo, nel New Mexico per partecipare alla riesumazione di migliaia di videogiochi che erano stati abbandonati in discarica nel 1983.

La notizia fu data da un articolo del New York Times il 28 settembre dell'83 nel quale si comunicava che 14 carichi di giochi e di materiale elettronico erano stati buttati in quella discarica. Non si conosce il motivo per cui furono sotterrati i videogame.

Tutto questo provocò moltissimi dibattiti tra gli appassionati e ancora oggi rimane un alone di mistero su quanto avvenuto.

Quella notizia fece scalpore e, dopo una piccola indagine, si scoprì che tutto il materiale proveniva da un magazzino di El Paso, in Texas.

Ora i videogame recuperati serviranno ad una troupe incaricata che sta lavorando alla creazione di un documentario sui videogiochi degli anni ottanta. Il documentario sarà diretto da Zack Penn e finanziato da diverse case di videogiochi.

I mezzi intervenuti nella discarica hanno riportato in superficie moltissime ''cartucce'' (così si chiamavano i videogiochi Atari), joystick e vari manuali di istruzioni. Molte delle cartucce rinvenute sono del videogame di E.T.

, il gioco ispirato al famoso personaggio che ispirò un celebre film degli anni ottanta, diretto da Steven Spielberg. Addirittura quel videogioco fu definito all'epoca uno dei peggiori mai realizzati.