La NASA ha pubblicato una ventina di secondi di registrazioni del "rumore" dello spazio esterno al sistema solare. A fungere da orecchio remoto la sonda Voyager-1, il primo manufatto della storia ad uscire dai confini del nostro sistema.

Il suono dello spazio interstellare - La NASA ha recentemente confermato che nel 2012 la sonda Voyager-1 ha raggiunto lo spazio interstellare, quella porzione di universo al limite estremo del nostro sistema solare, e scegliendo tra i dati trasmessi dalla sonda che sono stati studiati e rielaborati l'agenzia spaziale USA ha deciso di pubbblicare una registrazione incredibile ed impressionante del "rumore di fondo" che risalta ad un certo punto del flusso registrato.

Il file per ascoltare questo documento storico è disponibile su YouTube.

La sonda spaziale partita nel 1977 e diretta verso la Via Lattea (che raggiungerà forse tra qualche milione di anni) ad una velocità di 155.000 chilometri orari si trova attualmente ad una distanza dalla Terra di 17 miliardi di chilometri e i segnali radio che ripetono le registrazioni impiegano 17 ore a raggiungere le antenne della NASA. Il prossimo sistema solare verrà raggiunto dalla sonda tra 40,000 anni a meno che non venga deviata da qualche attrazione gravitazionale.

Una bottiglia ipertecnologica - Compiuta dunque la missione principale del Voyager-1, che era quella dell'esplorazione di pianeti del nostro sitema solare, la missione secondaria della sonda resta ora quella di fungere da contenitore per il messaggio che porta, la famosa placca metallica (edi foto) che reca le informazioni di base sul nostro sistema comunicativo, una raffigurazione dell'essere umano e "l'indirizzo" del nostro pianeta, come una bottiglia destinata a galleggiare nell'universo per milioni di anni in attesa che qualche entità la raccolga.