L’Italia tutta mafia, pizza e mandolino non esiste più, almeno a giudicare dal popolo del web che ama esprimersi con i 140 caratteri messi a disposizione da Twitter; ad aprire un’affascinante finestra su come l’Italia e gli italiani siano visti nel mondo la società Almawave, che tramite l’analisi di 7,8 milioni di tweet inviati tra il 24 settembre e il 28 ottobre 2013 in inglese, francese, tedesco, spagnolo, portoghese e italiano ha individuato gli argomenti più citati quando si parla del nostro paese.



La classifica dei temi caldi vede al primo posto lo sport, presente nel 40% delle citazioni esaminate; a seguire turismo e politica con, rispettivamente, il 15 e l’8% dei riferimenti; in particolare gli italiani fanno parlare di se quando organizzano eventi (6%), mentre l’Italia è al centro dei cinguettii inviati nel web quando si parla di economia (6%), temi sociali (5%) e media (5%).





Per condurre l’inchiesta e catalogare l’enorme mole di dati proveniente da Twitter, i tecnici hanno catalogato ogni tweet suddividendoli in 1300 concetti e 14 categorie differenti; scendendo più nello specifico il Lazio, col 24,4% del totale, è risultata la regione più citata (grazie in particolare ai tweet su Roma e le sue bellezze artistiche), mentre Lombardia (16,7%), Toscana (13,3%), Veneto (10,7%) e Sicilia (10%) seguono subito dietro.



Com’era lecito ipotizzare - e non poteva non essere così visti i tempi che corrono tra scandali politici e crisi economica - non sempre dell’Italia si parla bene; tra le criticità più sottolineate nei tweet il problema della clonazione delle carte di credito (sempre più diffuso stando alle ultime stime), i lunghi tempi di attesa quando si devono prenotare online gli hotel, la fatiscenza di alcuni dei monumenti (soprattutto quelli romani) e l’aumento del costo della vita, preoccupante soprattutto per gli utenti spagnoli.





Nel complesso interessante ed affascinante l’analisi messa in piedi tramite lo studio dei cinguettii, con i social network (in particolare Twitter) ormai divenuti specchi più che autentici di culture, gusti, idee e modi di pensare tra loro notevolmente differenti. La caduta dei consueti stereotipi rappresenta senza dubbio una delle notizie più positive.