L'Istat presenta il nuovo panieredei beni e dei servizi rappresentativo dei consumi delle famiglie italiane,sulla base del quale viene determinato l'indice dei prezzi al consumo ai finidella determinazione del tasso di inflazione corrente. Le modifiche apportatehanno determinato l'uscita dal paniere di alcuni beni e servizi che inprecedenza vi erano compresi e l'entrata nel paniere di beni e servizi cheprima ne erano esclusi. La composizione del paniere ha dunque subito unavariazione sia quantitativa che qualitativa.

Dal punto di vista della quantità il numero dei prodotti che locompongono è cresciuto quest'anno di 46 unità: nel 2012 difatti essocomprendeva in totale 1.383 prodotti, mentre a partire dal 2013, e per effettodelle modifiche ad esso apportate, il nuova paniere sarà invece composto da1.429 prodotti.

I prodotti compresi nel paniere vengono poi aggregati in posizionirappresentative sulla base delle quali vengono calcolati mensilmente i relativiindici dei prezzi al consumo.

Le posizioni rappresentative contenute nel paniere2012 erano 597: il paniere 2013, invece, ne conta in tutto 603. Tuttavia è l'aspetto qualitativo delle modificheapportate, che ovviamente incide in maniera determinate sulla efficacia delpaniere rispetto alla sua finalità precostituita. Difatti se le caratteristichedel consumatore medio italiano non corrispondono in pratica all'identikit disegnatodall'ISTAT, attraverso la scelta di beni che dovrebbero rappresentarne le principaliscelte di consumo, allora accade che la funzione dello stesso paniere venga neifatti ad essere frustrata dalla scelta selettiva operata.

Veniamo nel dettaglio alle principali scelte operate. Nelpaniere 2013 entrano il gas metanoper autotrazione, le bevande energetichee si arricchiscono le posizioni riguardanti i beni tecnologici: nel 2011 era toccatoagli iPad entrare nel paniere, nel 2012 era stata la volta degli e-book reader,stavolta è toccato ai phablet(prodotto hi-tech che combina le caratteristiche dello Smartphone e delmini-tablet) e ai nuovi tablettrasformabili, utilizzabili come notebook (che escono dal paniere).

Esce inoltre dal paniere il diario scolastico (oltre che le agende cartacee in genere), che legenerazioni meno tecnologizzate ricorderanno con una certa nostalgia. Letendenze tecnologiche sono ormai un tormentone per gli esperti dell'ISTAT, costrettia tenersi costantemente informati sulle continue innovazioni che ormai caratterizzanoil mercato Hi-Tech.

Accanto alla propensione a spendere in tecnologia, gliitaliani manifesterebbero secondo l'ISTAT una tendenza a spendere in manierapiù ecologica, e questo è certamente un dato positivo: l'entrata del gas metanonel paniere sarebbe indicativa di questa nuova propensione al consumo. Sisegnala infine l'uscita dal paniere dei servizi relativi alla mediazione civile, la cui obbligatorietàè stata cancellata dalla Corte Costituzionale nell'ottobre scorso.

Tra i beni alimentarispuntano invece il merluzzo surgelatoe la pancetta confezionata. Aumentainfine il peso delle divisioni di spesa relative ad abitazione, acqua, combustibili,servizi ricettivi e ristorazione, attività ricreative, comunicazioni, alcolicie tabacchi, mentre il calo maggiore riguarda servizi sanitari, spese per lasalute, abbigliamento, calzature e trasporti.