Il Job Act pronto entro un paio di settimane, così come si sta lavorando per poter ridurre di ben 10 miliardi di euro il cuneo fiscale. Sono queste le prossime tappe per il nuovo Governo guidato dal Premier Matteo Renzi che, pur tuttavia, a conclusione di un Consiglio dei Ministri, ha però già aumentato le tasse.



Il riferimento è all'innalzamento dell'aliquota massima sulla Tasi, la tassa sui servizi indivisibili, che ha già fatto storcere il naso a partiti come Forza Italia. Proprio il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi ha sottolineato come con la Tasi si vada a tassare un bene prezioso e sacro qual è la casa per tutti gli italiani.





Secondo il deputato di Forza Italia Raffaele Fitto il nuovo Governo Renzi è partito con il piede sbagliato visto che come primo provvedimento del Consiglio dei Ministri, con la Tasi, si è scelto di aumentare le tasse agli italiani.



Il nuovo tributo da pagare sui servizi indivisibili non peserà solo sulle tasche delle famiglie, ma anche sulle imprese. In merito l'Associazione degli artigiani della Cgia di Mestre stima che con la Tasi la stangata a carico delle imprese sarà come minimo pari a 1 miliardo di euro.



La stima è conservativa peraltro considerando che per il calcolo è stata presa in considerazione l'applicazione dell'aliquota base, quella all'1 per mille. E considerando che molti Comuni italiani sono in difficoltà a livello finanziario, è lecito attendersi che molti di questi decideranno di applicare un'aliquota più alta di quella base.