Dopo le vicissitudini susseguitisi nel corso del governo Letta riguardo lo scontro con i Comuni per la fissazione delle aliquote Tasi 2014, il governo Renzi ha definito la questione, sentenziando nello specifico a quanto ammonteranno le aliquote per prima e seconda casa.  



La bagarre tra Stato e Comuni si andava consumando data la sproporzione tra le vecchie aliquote Imu, che potevano arrivare sino al 6 per mille, e le nuove aliquote Tasi, fissate al 2,5 per mille; la voragine rischiava di mettere a serio rischio i bilanci comunali, scenario per scongiurare il quale è stato stabilito lo stanziamento di 600 milioni di euro a vantaggio degli stessi Comuni, messi inoltre in condizione di poter incrementare le aliquote dello 0,8 per mille per finanziare le detrazioni (ipotesi del resto ampiamente prevista già nel corso del precedente governo).

Andiamo con ordine e cerchiamo di comprendere quali sono le novità in tema di Tasi 2014 introdotte dal governo Renzi e concernenti, in particolare, calcolo, aliquote prima e seconda casa, detrazioni ed F24.

Tasi 2014, novità governo Renzi: calcolo, aliquote prima e seconda casa, detrazioni e pagamento tramite bollettino F24



Partiamo col dire che la Tasi 2014 presenta un metodo di calcolo similare all’Imu, considerato come prenda in considerazione l’imponibile a partire dalla rendita catastale; la Tasi 2014 fa parte, insieme a Tari e Imu (valida solo per le seconde case), dell’Iuc, la nuova imposta unica comunale introdotta per regolamentare la nuova tassazione sulla casa in vigore dal 2014.



Sul fronte aliquote Tasi 2014, il decreto approvato dal governo Renzi ha stabilito che l’aliquota massima sulla prima casa fissata dai Comuni non potrà varcare la soglia del 3,3 per mille, il tutto considerato che l’eccedenza (lo 0,8 per mille suppletivo rispetto alla soglia del 2,5 per mille originariamente previste per le prime case) dovrà essere impiegata per rifinanziare ‘detrazioni d'imposta o altre misure relative alle abitazioni principali e alle unità immobiliari a esse equiparate tali da generare effetti equivalenti a quelli dell'Imu’.



Applicando il limite dell’incremento nella misura dello 0,8 per mille anche alle seconde cose, si arriva facilmente a comprendere come l’aliquota Tasi massima su queste ultime non potrà varcare la quota dell’11,4 per mille (il tutto stante l’originaria aliquota fissata al 10,6 per mille). Sarà il Comune a stabilire le scadenze di pagamento della Tari e della Tasi 2014, prevedendo almeno due rate a scadenza semestrale; entro il 16 giugno di ciascun anno sarà comunque possibile versare l’imposta per intero e in un'unica soluzione.



Quanto alle modalità di pagamento della Tasi 2014, il versamento dovrà essere fatto tramite modello F24 oppure mediante bollettino postale.