Lo spesometro, o redditometro che dir si voglia, è lo strumento che l'Agenzia delle Entrate può usare per la lotta all'evasione fiscale: il Fisco si prepara a conoscere anche gli acquisti dei contribuenti dell'anno 2013 se oltre i 3600 euro. Le prossime scadenze sono il 10 aprile e il 22 aprile, dipende dalle modalità della liquidazione Iva. Inoltre entro il 30 aprile gli operatori finanziari dovranno inviare i dati sulle spese con bancomat o carta di credito oltre i 3600 euro.

L'obbligo è dunque per oltre 5 milioni di partite Iva (escluse le partite Iva con regime dei minimi) in quanto professionisti, commercianti, artigiani, imprese, dovranno inviare i dati su cessioni di beni e servizi effettuati a cittadini privati consumatori per somme pari o oltre i 3600 euro.

Questi controlli incrociati spesometro-dichiarazione dei redditi servono all'Agenzia delle Entrate per stanare gli evasori fiscali partendo ovviamente da quelli che sono considerati contribuenti ad alto rischio di evasione fiscale: già pronte, in base ai dati del redditometro sugli anni passati, oltre 20mila lettere di accertamento da parte del Fisco.

Le operazioni nei confronti di privati consumatori oltre i 3600 euro certificate con scontrino o ricevuta, i cui dati vanno inviati all'Agenzia delle Entrate, non sono tutte quelle che rientrano nello spesometro/redditometro , in quanto la più parte sono invece operazioni con obbligo di fattura a prescindere dall'importo.

Redditometro, spese ed acquisti 2013 controllati dal Fisco

Per i controlli spesometro-dichiarazione dei redditi, entro i termini su indicate l'Agenzia delle Entrate avrà a disposizione i dati relativi ad acquisti di beni e servizi quali:

  • mobili ed elettrodomestici
  • viaggi e vacanze
  • automobili, moto e mezzi a motore in genere
  • abbigliamento e accessori
  • iscrizioni a circoli sportivi, club, associazioni varie
  • gioielli, opere d'arte