Da aprile 2014, arriveranno le famose lettere da parte dell'Agenzia delle Entrate. Si stima che i contribuenti-destinatari di tali lettere siano ben 20.000. Questi ultimi dovranno fornire spiegazioni in merito alle incongruenze tra quanto dichiarato (nel modello Unico o nel 730) e "quanto" effettivamente vissuto. Le modalità di accertamento sono descritte in maniera dettagliata nella circolare numero 6/2014.

L'Agenzia dell'Entrate, nell'effettuare i controlli, deve seguire i parametri indicati dal Garante della privacy. In virtù di ciò, i redditi, potranno essere ricostruiti solo sulla base del requisito della certezza; va attribuita rilevanza probatoria alle spese certe, espressione di certezza materiale e immobiliare (con esclusione delle spese presunte).

Il contribuente deve essere informato della possibile utilizzazione dei suoi dati personali ai fini della ricostruzione della situazione redditoria.

Nell'esaminare e nell'acclarare eventuali incongruenze, deve essere tenuta in considerazione la composizione del nucleo familiare, nonchè le relative spese e servizi di tutti i membri. Sempre in fase di redditometro e nell'invio di una delle possibili lettere, al contribuente vanno espressamente menzionati la natura dell'accertamento, il profilo obbligatorio o facoltativo del fornire le risposte ai chiarimenti richiesti e le eventuali conseguenze in caso di omissione o di consapevole rifiuto.

Nell'ottica della correttezza e della tutela della evidente discrasia, non costituisce un valido parametro da seguire la spesa media Istat.

Per saperne di più sul redditometro, sulle ultime novità e soprattutto per verificare la propria situazione reddituale parametrata ai valori e agli schemi indicati nella circolare 6/2014, si rimanda al quiz di 15 domande del quotidiano Sole 24 Ore, disponibile al link www.ilsole24ore.com/art/norme-e-tributi/2014-03-16/redditometro-pronto-partire-scopri-quanto-ne-sai-controlli-e-se-c-e-davvero-temere-190746.shtml?sondaggi.