La stagione dichiarativa è ormai nella fase calda con l’avvio ufficiale del Redditometro 2014: tempi duri, anzi durissimi per contribuenti fraudolenti ed evasori fiscali, con il governo Renzi più che mai deciso a scovare ogni singola sacca di evasione.



Sebbene recuperare l’intero gettito mancante appaia un’impresa impossibile, mediante l’avvio ufficiale del Redditometro 2014 l’esecutivo ha comunque inteso dare il là ad una manovra talmente significativa da esser stata contabilizzata all’interno della spending review 2014, con Cottarelli stesso ad aver previsto una tabella di risparmio alimentata dalla lotta all’evasione.

Ma come funziona il Redditometro 2014 e come possono tutelarsi i cittadini nei riguardi di quella che va a tutti gli effetti costituendosi come una caccia alla streghe?

Redditometro 2014: controlli spese-reddito e avvisi di accertamento



Il Redditometro 2014 consiste in uno strumento mediante il quale l’amministrazione finanziaria, accanto alle effettive spese effettuate dal contribuente, affianca ‘la presunzione basata sul contenuto induttivo di taluni elementi indicativi di capacità’.



Tradotto, il Redditometro 2014 consentirà ad Agenzia delle Entrate e Fisco di mettere a confronto i redditi percepiti e dichiarati dal contribuente con le effettive spese sostenute; qualora, in seguito al controllo, venga rinvenuto uno scostamento superiore al 20%, la stessa amministrazione finanziaria provvederà ad inoltrare un avviso di accertamento al contribuente, sottolineandogli come il suo status dichiarativo-fiscale sia sotto osservazione. Preliminare all’atto di invio dell’avviso di accertamento una verifica del reddito familiare, che potrebbe di per se spiegare alcune delle incongruenze rilevate senza necessità di ricorrere all’invio di alcunchè.



Per raccogliere le informazioni sui contribuenti e adoprare così il Redditometro 2014, l'Agenzia delle Entrate si avvarrà comunque della collaborazione di un soggetto esterno, la Sogei, una società per azioni controllata dal Ministero dell'Economia; in ossequio ai dettami forniti dal garante della privacy, il reddito del contribuente potrà comunque essere ricostruito soltanto utilizzando spese certe e spese che valorizzino elementi certi, senza dunque possibilità di ricorrere a spese presunte basate sulla media Istat.

Redditometro 2014: contraddittorio e incontro con i funzionari dell’Agenzia delle Entrate



In questi giorni, l’Agenzia delle Entrate sta inviando una pioggia di avvisi di accertamento, circa 20.000, a una serie di contribuenti la cui situazione è risultata essere sospetta in seguito proprio al ricorso al Redditometro 2014; alla lettera verrà tuttavia allegato un prospetto contenete le singole voci di spesa che hanno condotto l’amministrazione a compiere una verifica supplementare, e a fianco ad ognuna di queste, il contribuente ‘sospetto’ potrà indicare l’origine del denaro che l'ha resa possibile.



Ricevuto l’avviso di accertamento, il contribuente dovrà necessariamente recarsi presso la sede dell’Agenzia delle Entrate competente per territorio ed intrattenere un colloquio mediante il quale offrire delle spiegazioni sulle anomalie fiscali che lo riguardino; nel caso tali chiarimenti risultino ‘certi’ la pratica verrà considerata chiusa, nel caso non ci si presenti o non si riesca a fornire le dovute spiegazioni il procedimento andrà invece avanti, concludendosi, laddove ritenuto opportuno, con tutta una serie di sanzioni a carico del contribuente stesso.