L’Agenzia delle Entrate ha reso noti alcuni importanti chiarimenti in tema di Bonus Mobili 2014 pubblicando un ricco e dettagliato vademecum; prima di addentrarci nello specifico evidenziando in particolare per quali tipi di interventi è possibile fruire del Bonus Mobili 2014, rammentiamo che qualunque intervento venga ricondotto in questa categoria dà automaticamente diritto ad una detrazione Irpef pari al 50%.

Bonus Mobili 2014: interventi per cui è possibile fruirne e chiarimenti dell’Agenzia delle Entrate – Il Quadro completo

Come noto e risaputo, all’interno del Bonus Mobili 2014 vengono ricondotti tutti quegli interventi catalogati sotto la voce ‘ristrutturazione edilizia’; l’Agenzia delle Entrate ha nello specifico chiarito che è possibile richiedere il Bonus per interventi effettuati con l’intento di prevenire il compimento di atti illeciti (installazione di una porta blindata), per interventi che comportino il rifacimento del bagno con annesso cambio delle tubature o lo spostamento di pareti interne, e per lavori che comportino la sostituzione dell’impianto elettrico.



Premesso che la tinteggiatura delle pareti non viene ricompresa all’interno delle operazioni che possono fruire del Bonus Mobili 2014, è bene sottolineare che i richiedenti devono necessariamente conservare una copia del documento che certifichi l’effettuazione dei lavori, atto indispensabile per poter inoltrare l’istanza di fruizione del Bonus stesso.



Il Bonus Mobili 2014 rientra evidentemente all’interno del capitolo detrazioni fiscali, in merito al quale il nuovo anno si va caratterizzando per tutta una serie di particolari disposizioni: in primo luogo la Legge di stabilità prevedeva un taglio lineare, poi scongiurato dall’intervento del governo Letta che ha rimandato ogni decisione a riguardo prevedendone l’immissione all’interno della Delega fiscale. Due giorni fa, il disegno di legge sulla Delega fiscale è stato approvato dal Senato e adesso dovrà tornare alla Camera per l’approvazione definitiva.



In Senato verranno ampiamente dibattuti in particolare i decreti delegati, e solo dopo la conclusione dell’iter parlamentare sarà possibile avere un quadro più preciso: di certo l’Italia dovrà intervenire tagliando le detrazioni fiscali, considerati i continui richiami effettuati dal Fmi e l’esponenziale numero di sconti fiscali attualmente presenti, circa 700.



Appare decisamente interessante notare come il 2014 si vada via via caricando di significati sempre più particolari dal punto di vista della fiscalità: risulta in particolare palese l’intento dell’amministrazione finanziaria di migliorare il rapporto con i contribuenti, e sotto questa luce va certamente letto il nuovo servizio telematico lanciato da Equitalia per debellare il fenomeno delle 'cartelle pazze'.



Sempre con riferimento ad Equitalia, un ulteriore nuova previsione concerne le imprese in credito verso lo Stato, appannaggio delle  quali le commissioni Finanze e Attività produttive della Camera hanno approvato il decreto che dispone la sospensione dal pagamento delle cartelle esattoriali Equitalia valido per il 2014.



L’Italia è il paese europeo nel quale Stato e Pubblica Amministrazione sono i più lenti a saldare i debiti verso aziende ed imprese, un dato che deve far riflettere e molto.