La Tasi, ovvero la tassa suiservizi indivisibili, introdotta a fine anno dalla Legge di Stabilità, sempre di più al centro della confusione deicontribuenti italiani. Secondo il quotidiano La Repubblica, non c'è ancora niente didefinitivo, l'unica certezza è che aumenterà. Il Governo presenterà unemendamento per l'aumento delle aliquote della Tasi oltre i massimiattualmente consentiti.

L'incremento sarà compreso tra lo 0,1 e lo 0,8 per mille e sarannoi comuni a decidere autonomamente come ripartirlo. Nella peggiore delle ipotesi,l'aliquota sulla prima casa potrebbe aumentare fino al 3,3 per mille; quella sulla seconda, nel caso in cui l'incremento fosse esteso anche aglialtri immobili, fino all' 11,4 per mille.

Il gettito aggiuntivo provenientedall'aumento della Tasi, dovrà essere riversato per coprire ulteriori detrazioni ai ceti più deboli. L'articolo de La Repubblicaipotizza la decisione da parte dei Comuni di aumentare le aliquote Tasi sullaseconda casa per contenere quelli sulla prima. Gli effetti sui contribuenti,dipenderanno dalle condizioni economiche e sociali dei titolari di prima casa edalle decisioni dei singoli Comuni.

Graziano Delrio, ministro per gli Affari regionali, ha confermato "si tratta di unulteriore passo verso un vero federalismo fiscale che va incontro alle esigenzedei Comuni, ma senza alcun incrementodella pressione fiscale". Scelta Civica preannuncia il voto a sfavoredell'emendamento ed invita il Governo a dare ai cittadini, in tempi brevi, unamaggiore chiarezza e certezza sulle norme. Il capogruppo Gianluca Susti aggiunge che SceltaCivica non voterà emendamenti che in realtà non fanno altro che erogare maggioririsorse ai Comuni meno virtuosi.