Chi ha all'estero dei capitali non dichiarati può farli rientrare attraverso la cosiddetta collaborazione volontaria. Trattasi di una sorta di auto-denuncia attraverso la presentazione della domanda di ammissione alla 'voluntary disclosure' entro e non oltre la data del 30 settembre del 2015.

E' questa una delle ultimissime novità messe a punto dal Governo Letta con il Premier che ha tra l'altro sottolineato come non si tratti di un condono. Quello della 'voluntary disclosure' è infatti un percorso che porta al rientro dei capitali a fronte del pagamento delle imposte, con un sistema sanzionatorio diversificato, e senza che sia previsto l'anonimato.

Sono invece previsti degli alleggerimenti sull'eventuale carico giudiziario penale, attraverso delle attenuazioni, a fronte comunque del fatto che con la collaborazione volontaria decade il reato della dichiarazione infedele.

In accordo con quanto riportato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri con una nota, i soggetti interessati al rientro dei capitali dall'estero sono non solo le persone fisiche, ma anche i soci appartenenti a società di persone che non hanno dichiarato redditi di capitale percepiti fuori dai confini nazionali.

Il Governo italiano, presieduto dal Premier Enrico Letta, ha inoltre tenuto a precisare come le norme sulla collaborazione volontaria non vadano ad intaccare quelli che sono i presidi per il contrasto del finanziamento al terrorismo e del riciclaggio.