Per quel che riguarda le Pensioni e gli stipendi negli ultimi cinque anni milioni di cittadini hanno dovuto far fronte a prestazioni previdenziali e ad una busta paga che si è alleggerita di importo.

In particolare, a causa dell'incremento delle addizionali ai fini dell'imposta sul reddito delle persone fisiche (Irpef), dal 2010 al 2014 a pagare a caro prezzo l'inasprimento della tassazione locale sono stati in prevalenza gli operai ed i pensionati.

Questo è quanto emerso, tra l'altro, da un Rapporto della Cgia di Mestre nel considerare peraltro la situazione da città a città, e distinguendo tra operai, impiegati, quadri e pensionati.

Per esempio, i pensionati che da questo punto di vista sono stati i più tartassati si trovano a Catanzaro dove dal 2010 al 2014 il prelievo attraverso le addizionali Irpef, considerando una pensione di importo pari a 1.000 euro al mese, è aumentato del 49% attestandosi a 149 euro. Venezia è invece la città dove c'è stato il maggior incremento delle addizionali Irpef a carico degli operai.

Nel dettaglio, considerando per un operaio uno stipendio netto pari a 1.280 euro al mese, a Venezia in cinque anni il prelievo attraverso le addizionali è cresciuto addirittura del 126% attestandosi a ben 237 euro. Invece per gli impiegati ed i quadri, riferisce altresì l'Associazione degli artigiani mestrina, i maggiori incrementi delle addizionali Irpef negli ultimi cinque anni sono stati rilevati a Napoli ed a Catanzaro.