Rovente ed estremamente delicato il capitolo detrazioni fiscali 2014: la Legge di stabilità impone infatti dei tagli progressivi che colpiranno le detrazioni Irpef e gli sconti sui mutui, il tutto per incamerare circa mezzo miliardo di euro di gettito.



Il Governo sta tentando di intervenire scongiurando tale ipotesi, ma il tempo a disposizione per introdurre delle modifiche sta per scadere, e se non si provvederà entro il 31 gennaio 2014 non sarà più possibile alcun correttivo. Se si considera che i tagli alle detrazioni fiscali 2014, in assenza di modifiche, interesseranno circa 29 milioni di contribuenti, si comprende che tipo di proporzioni assuma la questione: facciamo allora il punto sulle detrazioni fiscali 2014, concentrandoci sulle novità Irpef, mutui e Tasi.



Detrazioni fiscali 2014, le novità su calcolo Irpef e mutui

Stando a quanto previsto dalla Legge di stabilità, le detrazioni Irpef, attualmente fissate al 19%, scenderanno al 18% nel 2014 e al 17% nel 2015; ad essere interessate dai tagli alle detrazioni fiscali 2014 tutti gli sconti contenuti all'art. 15, comma 1, del Testo Unico delle imposte dirette, cui va aggiunta la previsione in base alla quale i tagli saranno retroattivi (avranno dunque validità anche per l'anno d'imposta 2013).



Al di là dei tagli alle detrazioni fiscali 2014 riferiti all'Irpef (tagli che, come accennato, interesseranno circa 29 milioni di contribuenti), la Legge dedica particolare attenzione ad alcune tipologie di sconti, alcune molto utilizzate, altre meno; tra le più utilizzate quelle relative ai mutui, con oltre 5 milioni di contribuenti coinvolti. Nello specifico si prevede che tali individui, che in precedenza risparmiavano circa 320 euro, subiranno una perdita quantificabile in 40 euro ogni anno.



Come accennato, il governo vorrebbe scongiurare i tagli alle detrazioni fiscali 2014 previsti dalla Legge di stabilità, e per tanto sta studiando alcune alternative: l'idea sarebbe quella di operare un taglio progressivo in base al reddito, utilizzando come criterio due differenti soglie:

  • Quella dei 30.000 euro, con i tagli che si aggirerebbero al 18% per chiunque si trovi al di sopra;



  • Quella dei 60.000 euro, con ogni contribuente che si trovi al di sopra a vedersi applicato un taglio più consistente del 17%.

Detrazioni fiscali 2014: il caso Tasi

Come noto, è in piedi ormai da alcune settimane anche il nodo legato alle detrazioni fiscali 2014 per la Tasi; governo e Comuni non hanno ancora trovato un accordo, ma l'ipotesi più accreditata è che i secondi potranno innalzare le aliquote attualmente fissate al 2,5 e al 10,6 per mille (su prima e seconda casa) proprio per poter sostenere le detrazioni. Quali siano i requisiti per potervi accedere non è ancora stato definito in dettaglio; quel che è certo è che i contribuenti che vi rientreranno fruiranno di elevatissimi sconti Tasi, con numerosi individui che potrebbero addirittura risultare esentati.



La partita fiscale giocata dal governo esula comunque dal solo contesto delle detrazioni fiscali 2014 e si gioca su più fronti: tra il 29 e il 30 gennaio, il premier Letta incontrerà infatti il presidente svizzero, Didier Burkhjalter, per definire un accordo finalizzato alla scambio di informazioni col paese elvetico. L'obiettivo sarebbe quello di scovare i grandi patrimoni trasferiti in Svizzera da connazionali italiani attratti da un regime fiscale ben più morbido (per non dire nullo) rispetto a quello italiano.



Che dire, i tavoli sono aperti più fronti e a breve sono attese novità; anzi a brevissimo, dato che come già ricordato, in assenza di provvedimenti che arrivino entro una decina di giorni (31 gennaio) si darà automaticamente corso alle previsioni contenute nella Legge di stabilità in merito alle detrazioni fiscali 2014.



Sullo sfondo anche la disputa della partita Anci-Comuni e governo in tema di aliquote Tasi: non resta dunque che attendere.