Sembra aver trovato definitivamente soluzione il caso legato ad aliquote e detrazioni Tasi; Comuni e governo hanno trovato un’intesa nella giornata di ieri, anche se le ipotesi paventate in precedenza si sono in ultimo rivelate infondate.



Finite in soffitta Mini-Imu e Tares, la scena adesso è tutta per l’Iuc, con i sindaci di numerosi Comuni a protestare per via dei forti rincari cui contribuenti ed imprese andranno incontro a causa della nuova configurazione delle tasse sulla casa; stando alle stime diffuse da Confcommercio e riprese da Il Corriere della Sera e da Il Sole 24 Ore, il rincaro più consistente toccherà le imprese, con incrementi medi del 300% rispetto al precedente regime fiscale.

A pesare in modo particolare sarà la Tari; facciamo il punto su quanto accaduto ieri, dato che l’accordo siglato rimette in discussione il calcolo Iuc, Tasi e Tari.

Calcolo Iuc, Tasi e Tari: si agli aumenti delle aliquote

L’incontro tenutosi ieri tra Anci ed esponenti del ministero dell’Economia è parso risolutore; i Comuni mettevano sul tavolo ormai da tempo l’ammanco di circa 1,5 miliardi di euro cui avrebbero dovuto far fronte nel passaggio dall’Imu alla Tasi, e nella giornata di ieri il governo gli ha dato ragione quantificando tale ammanco però in 700 milioni di euro.



Come reperire le risorse per la copertura? Il governo ha scongiurato l’ipotesi di un dirottamento del gettito Imu sugli immobili produttivi verso i Comuni, optando per lo stanziamento di 500 milioni di euro che erano stati già accantonati per supportare le detrazioni Tasi.



Via libera anche all’incremento delle aliquote Tasi, con i Comuni che potranno tranquillamente decidere se dar corso ad un aumento sulle prime o seconde case in una misura massima dello 0,8 per mille; per effetto del nuovo provvedimento dunque, i massimali delle aliquote Tasi prima e seconda casa giungono rispettivamente al 3,3 per mille e all’11,4 per mille. Mancano 200 milioni di euro che ‘il governo - ha assicurato Piero Fassino, presidente dell’Anci - si è impegnato a coprire per intero’. Resta ancora da capire come; ad ogni modo e come già paventato in precedenza, gli incrementi delle aliquote serviranno ai Comuni per sostenere le detrazioni Tasi. Il calcolo Iuc cambia dunque (di nuovo) volto e alcune amministrazioni comunali non ci stanno.

Calcolo Iuc, Tasi e Tari: i primi cittadini dell’Interland romano protestano contro lo Stato, rischio stangata per la Tari

Stando a quanto sostenuto dagli analisti de Il Sole 24 Ore, la Confcommercio ha diffuso delle stime dalle quali si evince che alcune tipologie di imprese subiranno rincari medi del 300% in seguito all’introduzione dell’Iuc, con la Tari a pesare in particolare come un macigno.



Alcuni sindaci dell’Interland romano, capitanati dal sindaco di Civitanova, Tommaso Corvatta, stanno intanto protestando contro lo Stato per via dell’introduzione dell’Iuc, la quale, stando al pensiero di Corvatta ‘accentua ulteriormente la tendenza già in atto da tempo, per cui il ruolo di Sindaci è ridotto a quello di esattori per conto dello Stato’.



Staremo a vedere come il governo troverà gli altri 200 milioni di euro necessari per chiudere il caso Tasi; a breve quanto deciso nel meeting di ieri verrà messo nero su bianco, onde consentire ai Comuni di chiudere i bilanci al 28 febbraio.