L'Imu sulla prima casa continuerà a perseguitare milioni di italiani anche nel mese di gennaio del 2014. In molti dovranno infatti versare la maggiorazione comunale, la cosiddetta mini Imu, a conferma del fatto che il Governo italiano presieduto dal Premier Enrico Letta non si è spinto fino in fondo per abolirla del tutto.



Solo pochi giorni fa si parlava di versamenti medi dell'ordine dei 70-100 euro, ma la mini Imu in certi Comuni potrebbe arrivare anche a 300 euro. In altre parole la casa, pure quella ad uso abitativo, è diventata oggetto di prelievo fiscale come non mai per far quadrare i conti pubblici, ma questo avviene purtroppo nella più totale confusione ed incertezza.





Basti pensare che per il 2014, al netto della mini Imu, nella Iuc gli italiani che hanno la prima casa oltre alla componente data dalla Tari, la tassa sui rifiuti, pagheranno pure una nuova tassa, la Tasi che rappresenta una grande incognita.



La Tasi è come o peggio dell'Imu? La domanda è d'obbligo visto che non si può escludere il rischio che l'Imu sia a conti fatti uscita dalla porta per poi rientrare dalla finestra con un nuovo nome. In verità la Tasi copre i costi dei cosiddetti servizi indivisibili tra cui per esempio le spese che i Comuni devono sostenere per l'illuminazione pubblica e per spazzare le strade. Con l'auspicio che, se proprio c'è da pagare, le strade siano pulite. Se alla tassa non corrisponderà un servizio pubblico di qualità è chiaro allora che gli italiani saranno beffati due volte.