La Legge di stabilità e le nuove tasse sulla casa portano novità anche nella compravendita. Oltre alle nuova Iuc, che include tre tributi, l'Imu; la Tasi, il tributo sui servizi indivisibili; e la Tari, tassa sui rifiuti, la legge di stabilità reintroduce l'Irpef sulle seconde case, nella misura del 50% rispetto a prima, che finisce a carico di quei contribuenti che possiedono abitazioni nello stesso Comune in cui risiedono. Tutto questo ha uno scopo: colpire le case sfitte e salvaguardare le case per le vacanze.

Per ciò che concerne le imposte sulla compravendita vanno tenuti presenti alcuni fatti:

1) Viene abbassata l'imposta di registro per l'acquisto della prima casa dal 3 al 2% (ma con un minimo di mille euro, cosa che penalizzerà le vendite di piccolo valore);

2) Per le seconde case l'acquirente verrà tassato con l'aliquota del 9% (oggi oscilla dal 3% al 15%, a seconda dei casi) anche qui con un minimo di mille euro;

3) La novità nella compravendita è legata al collocamento dei soldi.

La prassi sarà la seguente. Il denaro che l'acquirente porta verrà preso dal notaio che lo terrà depositato fino a quando il contratto non verrà pubblicato nei registri immobiliari o nel Registro delle Imprese. Questo per evitare truffe legate a contenziosi relativi a coloro che vantano in contemporanea l'acquisto dello stesso immobile.

Per quanto riguarda gli affitti viene tassativamente escluso l'uso del contante, tutto per ottenere agevolazioni e detrazioni fiscali da parte del locatore e del conduttore. Tutto ovviamente avrà un esito nullo laddove permangono contratti in nero. I Comuni potranno però usare i dati dell'anagrafe condominiale prevista dalla legge 220/2012.