In periodo di crisi come quello attuale una tornata fiscale da 16 miliardi di euro entra di diritto nella storia: a tanto ammonta infatti il gettito che di cui beneficerà l’erario per via delle scadenze tributarie previste per oggi, lunedì 16 dicembre 2013, e relative a saldo Imu per le seconde case al pagamento della Tares. Nella giornata di ieri è inoltre giunta la notizia che la scadenza per versare la mini-Imu, il contributo di cui si devono far carico i proprietari di prime case ubicate nei Comuni che hanno innalzato l’aliquota base prevista dalla legge (4 per mille del valore catastale dell’immobile), è stata spostata dal 16 al 24 gennaio 2014.



Calcolo Imu 2013, oggi scade la seconda rata: ecco chi e quanto paga

I proprietari di seconde case sono oggi chiamati ad esaurire gli obblighi impositivi riferiti all’Imu 2013. Il saldo sarà molto pensate, e stando ai dati diffusi dall’ufficio territoriale Uil, la seconda casa costerà in media dai 1.000 ai 1.900 euro (il picco è stato riscontrato a Roma, 1.885 euro, a seguire Milano, 1793 euro, e Torino, 986 euro).



Sono chiamati a versare la seconda rata Imu anche i proprietari di case di lusso, di fabbricati, capannoni e simili, mentre i proprietari di prime case ne sono esenti per via dell’abolizione introdotta (non senza criticità) dal Governo Letta.

Calcolo Imu 2013, oggi il saldo anche per seconde e terze pertinenze

Oggi è anche il giorno di seconde e terze pertinenze (cantine, soffitte, box auto), con oltre 2 milioni di contribuenti chiamati ad esaurire il saldo Imu 2013 (si calcola che le casse comunali riceveranno circa 194 milioni di euro). Sono esenti dal pagare l’Imu i possessori di prime pertinenze per categoria; chi possiede un box e una cantina ad esempio non deve versare nulla, mentre se si risulta possessori di un box e due cantine si è chiamati a versare il saldo Imu 2013 per una delle due cantine.

Calcolo mini-Imu 2014, rinviata la scadenza al 24 gennaio: ecco dove si paga

I possessori di prime case, come più volte sottolineato, sono esenti dal pagamento della seconda rata Imu, ma nonostante ciò, i residenti dei Comuni che nel 2013 hanno innalzato l’aliquota base prevista dalla legge (il 4 per mille del valore catastale), non possono dire addio all’Imu ma devono versare una mini-Imu (questa mini imposta è pari al 40% della differenza tra l’aliquota prevista dalla legge e l’aliquota invece deliberata dal Comune di residenza).



Sono 877 i Comuni dove i contribuenti sono chiamati a versare una mini-Imu, e stando alle prime stime in media si pagheranno circa 50 euro. E’ però di ieri la notizia che la data per ultimare il versamento è stata spostata dal 16 al 24 gennaio 2014.

Tares, oggi scade il termine per il saldo 2013

Non solo Imu, oggi i contribuenti sono infatti chiamati a versare anche la Tares (Tributo comunale sui rifiuti e sui servizi), aumentata del 35% nell’ultimo anno (in media si pagheranno circa 305 euro); come accennato, Tares e Imu assieme garantiranno allo Stato qualcosa come 16 miliardi di euro.



Per cittadini ed imprese oggi è una giornata decisiva: in molti danno definitivamente addio all’Imu e si preparano a fare i conti con l’Iuc, alcuni devono ancora trattare con la coda dell’Imu (la mini-Imu), ma tutti  hanno decisamente le idee confuse e si sentono stremati per via dell’elevata pressione fiscale che sono chiamati a sopportare.



Il governo è inoltre chiamato a risolvere il problema legato alla nuova Iuc, che per effetto della Legge di stabilità non potrà incidere in una misura superiore al 10,6 per mille, quota che in molti Comuni è già stata raggiunta come prelievo Imu applicato alle seconde case. Un’incongruenza non da poco che nei migliori auspici dovrebbe risolversi in seguito al passaggio della Legge di stabilità alla Camera.



Problemi e confusione regnano sovrani, ma almeno oggi si può mettere un punto e voltare pagina.