Si avvicina la scadenza relativa al secondo appuntamento dell'anno con l'imposta sostitutiva da pagare sui canoni di locazione, ovverosia con la cosiddetta cedolare secca che gode di uno sconto d'imposta di quattro punti percentuali attraverso la definizione di una nuova aliquota.

Questa, come previsto dal Decreto Imu, è pari al 15% per le locazioni a canone concordato in quei Comuni che sono ad alta tensione abitativa o dove cè carenza di case. La scadenza per il versamento della seconda rata dell'acconto è quella del 2 dicembre del 2013 in accordo con quanto reso noto da FiscoOggi, il Quotidiano Telematico dell'Agenzia delle Entrate.

Per quel che riguarda la determinazione degli importi, il contribuente ai fini del calcolo può avvalersi di uno dei due metodi previsti, quello storico applicando l'aliquota al 15% su un importo pari al 95% di quello risultante nella dichiarazione dei redditi che è stata presentata al Fisco per il precedente anno di imposta, oppure quello previsionale fruendo subito e pienamente dell'aliquota ridotta dal 19% al 15%, a patto di essere chiaramente un locatore a canone concordato, e facendo attenzione a non sbagliare i conti.

Questo perché, con il metodo previsionale, in caso di versamenti inferiori a quelli effettivamente dovuti poi scatta la sanzione ordinaria al 30% per versamento insufficiente. Nel modello F24, per il pagamento della seconda rata dell'acconto sulla cedolare secca, il codice tributo che il contribuente deve inserire è il 1841.