La stagione 2014 di Formula 1 è iniziata da pochi mesi, ma in casa Ferrari si guarda già al futuro. Anche quest'anno, infatti, la monoposto di Maranello non è in grado di competere per la vittoria mondiale. Dopo il dominio Red Bull, le nuove regole introdotte da questa stagione hanno lanciato alla grande la Mercedes, imprendibile per tutti, anche per i piloti del "cavallino rampante".

Mentre i due attuali uomini in rosso, Alonso e Raikkonen, arrancano per trovare qualche piccolo podio avendo già perso la speranza di poter competere per il titolo, la dirigenza Ferrari studia le strategie per poter tornare competitivi al più presto. L'uomo individuato per rilanciare la "rossa" si chiama Adrian Newey. L'attuale direttore tecnico della Red Bull è uno dei geni del Circus. I suoi progetti innovativi e all'avanguardia hanno sempre lanciato verso il dominio le squadre per le quali ha lavorato. In passato, infatti, grazie all'ingegnere britannico, Williams e Mc Laren hanno vinto titoli su titoli. Poi è toccato alla Red Bull, prima di lasciare spazio all'ottima Mercedes versione 2014.

Non sarà facile ingaggiare uno dei migliori ingegneri della Formula 1. Per questo motivo, in Ferrari stanno pensando di fare una proposta "irrinunciabile" a Newey: uno stipendio tra i 10 e i 20 milioni di euro, più la piena libertà d'azione nel mondo Ferrari, con la possibilità di poter realizzare anche una superauto di serie. Il 55enne genio dell'aerodinamica è molto corteggiato anche dalla Mercedes, ma a Maranello hanno un altro asso nella manica per vincere l'asta con i rivali tedeschi.

Montezemolo non ha mai nascosto la sua ammirazione per il talento di Sebastian Vettel. Il pilota tedesco, quattro volte campione del mondo con la Red Bull firmata Newey - guarda caso - in questo periodo sembra aver perso serenità all'interno del team col quale ha costruito e ottenuto le sue numerose vittorie in questi anni, e difficilmente resisterebbe al richiamo della "rossa" di Maranello. L'obiettivo principale, dunque, è l'ingaggio di Adrian Newey, con la promessa di portargli, in una fase successiva, il suo pupillo Vettel in Ferrari per tornare a mettere il muso davanti a tutti in pista.