La nuova inchiesta aperta dalla Procura di Napoli, investe come una bufera lo sport più amato dagli italiani, il calcio. Stavolta, l'accusa che ha portato i militari della guardia di finanza del Nucleo polizia tributaria di Napoli e dei reparti territoriali, a bussare al campanello delle sedi di 41 squadre di serie A, serie B e lega pro, è quella di aggiramento delle regole di tassazione e, non solo: a gettare nuovo fango sul calcio, sarebbero sopratutto le accuse pesantissime per associazione a delinquere, evasione fiscale, fatture false e riciclaggio. 

L'inchiesta è nata nell'autunno del 2012, quando sono stati acquisiti documenti riguardanti la S.S.C.Napoli, non soltanto dalla sede di Castelvolturno ma anche dagli uffici della Filmauro, sede legale della squadra.

Come reso noto ed articolato dalla Procura, attraverso un comunicato stampa, tale operazione "è la verifica di modalità ed estensione pratica di alcuni meccanismi di aggiramento delle regole di tassazione dei contratti, per sottrarre al fisco ingenti quantità di denaro" 

Nel mirino degli investigatori sono finiti anche: i contratti delle operazioni di compravendita, i contratti per rinnovo dei rapporti, i diritti di opzione, la gestione del patrimonio aziendale, modalità di rifacimento del bilancio dei giocatori, l'attività di ricerca dei talenti, la gestione dei diritti d'immagine e dei diritti televisivi.

Tranquillo in presidente dell'Inter Moratti,  che parla di "niente di preoccupante, in quanto i militari della guardia di finanza hanno solo " richiesto dei documenti riguardanti il passato" . Fino ad ora però, l' indagine svolta a tutto tondo e sopratutto a tappeto, tra tutte le squadre del campionato italiano di serie A, lascerebbe tranquille solo il Cagliari e Bologna.