La tanto attesa tecnologia “goalref” e “occhio di falco” contro i goal fantasma fa il suo debutto nel mondo del calcio giocato. Il match ad ospitare per la prima volta tale innovazione è quello tra Hiroshima e Auckland, giapponesi contro neozelandesi, valido per il Mondiale per club.

«Gli arbitri hanno svolto un completo allenamento con i due sistemi. Faremo in modo che sappiano come utilizzare la tecnologia», ha spiegato il segretario Valcke. «Novanta minuti prima ciascuna gara - ha aggiunto - i direttori di gara testeranno il sistema e, in base a questa prova, decideranno se utilizzarlo o meno.

Funzionerà sempre così: è l'arbitro che prende la decisione finale e, se per qualsiasi ragione ha qualche dubbio, ha il diritto di non usarla. L'arbitro rimane la persona più importante di questo processo».

Questi particolari dispositivi, chiamati “goalref” e “occhio di falco”, avranno una linea diretta con l’arbitro per poter comunicare con quest'ultimo, comunicazioni che verranno segnalate in meno di un secondo, con il paradosso che il direttore di gara avrà facoltà di respingerle, quando non convinto della decisione. Il primo “goalref” sarà installato allo stadio di Yokohama e il sistema è composto da un pallone con un chip e da campi magnetici.

L'occhio di falco verrà invece installato al “Toyota”, in occasione della semifinale del Corinthians, e consiste in un sistema di proiezioni grafiche dove, in questo caso, il protocollo Fifa prevede un margine di errore di 2 centimetri sulle palle a terra e 3 sulle palle a mezz'aria.

"L'ipotesi peggiore è che la tecnologia si dimostri meno accurata delle immagini tv" precisa Steve Carter.

I costi di tale tecnologia sembrano essere attualmente molto alti: 360mila euro per l'installazione, più di 52mila ogni anno per diritti e manutenzione, ma Valcke tranquillizza tutti: "Come in tutte le tecnologie i prezzi si abbasseranno. Ricordate le tv al plasma? Oggi è un grande giorno".