Ci risiamo, sono "tempi difficili" per i tranquilli fumatori e per la loro non ultima "ancora di salvezza", ovvero la sigaretta elettronica, ancora oggi criticata perché potrebbe procurare dei danni alla Salute.

Da Los Angeles, il Dott. Thomas Friedan, direttore dei Centri per il Controllo delle Malattie e la Prevenzione in America, si dice fortemente contrario all'uso delle sigarette elettroniche. Attraverso una sua intervista rilasciata al quotidiano Los Angeles Times, prima risale quasi alle origini, affermando che attraverso un monitoraggio su centinai di fumatori, lui denuncia un certo legame tra i fumatori e le sigarette, quasi incancellabile, che li porta a non smettere fino ad arrivare in certi casi alla disperazione.

Secondo un suo studio, si comincia già a fumare nelle scuole superiori all'età di diciassette anni, iniziando a creare una sorta di dipendenza cronica. Infine, la sigaretta elettronica che dovrebbe sostituire quella "originale", non sarebbe un sostituto benefico, in quanto la nicotina che viene bruciata all'interno dei congegni elettronici, viene spesso trattata proprio con lo stesso tabacco.

Nel settembre del 2012 c'è stato un congresso, a Vienna, dell'European Respiratory Society, dove alcuni dottori dimostrarono che il vapore emesso dalla sigaretta elettronica danneggiava i polmoni e il sistema respiratorio. Anche in Italia, l'Istituto Superiore di Sanità, in un suo rapporto dichiarò che le sigarette elettroniche con la nicotina, potevano persino indurre i giovani ad una vera e propria dipendenza.

Oggi è proprio Thomas Friedan che riparte quasi da quel rapporto, ed elenca alcune specifiche ragioni, derivate dalla pericolosità della sigaretta elettronica:

  • Potrebbe indurre i giovani ad una dipendenza e persino a fumare la sigaretta vera.
  • Il rischio per gli ex fumatori di ritornare a fumare quelle vere.
  • C'è il pericolo che possa nascere una "nuova moda" che condizioni anche quelli che non hanno mai fumato.