Il virus ebola 2014 continua a fare paura in tutto il mondo, tanto che sei dei principali aeroporti europei che fanno scalo dall'Africa hanno predisposto misure da codice da rosso. Per il momento non sembrano esserci troppi rischi per l'Italia, anche se l'Oms sta predisponendo tutte le misure principali per minimizzare il pericolo che dall'Africa il virus si diffonda anche sulle nostre coste.

Ma qual è l'origine del virus ebola? Il nome deriva dalla valle dell'Ebola nella Repubblica Democratica del Congo (che prima si chiamava Zaire), dove ci fu la prima epidemia, nel 1976, in un ospedale missionario condotto da suore olandesi.

Secondo gli scienziati, l'origine dell'ebola è da ricercarsi nella volpe volante, un chirottero che abita le foreste tropicali e che non soffrono di nessun effetto del virus, potrebbero quindi esserne il serbatoio naturale. Si diffonde non per via aerea, ma attraverso i flussi corporei.

Quali sono i sintomi del virus ebola? Il periodo di incubazione può variare da due fino a 21 giorni, anche se in media è di circa una settimana. I sintomi appaiono all'improvviso e sono principalmente quelli di febbre alta fino a 39°, mal di testa, dolori muscolari, grave debolezza, stanchezza, nausea, emorragie interne ed esterne. Per questa ragione, spesso i sintomi vengono confusi con quelli di malaria, tifo, dissenteria, che sono ovviamente meno gravi dell'ebola.

Esistono delle cure per chi contrae il virus ebola? Per il momento non ci sono vaccini e non ci sono trattamenti standard, esistono però alcune forme di cure basate su farmaci antisenso. Nonostante il livello di mortalità sia altissimo, tra il 60% e il 90%, la possibilità di sopravvivere esiste se le persone infettate vengono immediatamente idratate, curate e nutrite con i farmaci appositi.