Il selfie è la moda del momento. Per chi non lo sapesse è la mania di farsi autoscatti in ogni momento della giornata e in ogni espressione facciale possibile e condividerla in rete. Prima hanno iniziato certi Vip con questa pratica, davvero orrenda, di fotografarsi anche nei momenti intimi e poi postare la foto su Facebook, Instagram e tutti social network sulla faccia della terra.



Ovviamente il passaggio alla gente comune non è tardato ad arrivare e la moda del selfie, adesso, ha contagiato proprio tutti. Bhè, proprio tutti forse no. Bando alle considerazioni personali sulla stupidità o meno di questa pratica da narcisisti maniaci dell'apparenza, una ricerca dell'American Psychiatric Association ha rivelato che in realtà quella del selfie è una malattia vera e propria che a lungo andare potrebbe causare problemi mentali.





Al di là del fatto che questi autoscatti ossessivi sfiorano l'egocentrismo puro, l'associazione dei psichiatri americani ha osservato come la moda del selfie sia una spia di una patologia mentale. E nemmeno a dirlo si chiama Selfite.

Il selfie sui social network, una malattia che nasconde problemi mentali?

I maniaci del selfie in parole povere, hanno un bisogno ossessivo di fotografarsi in ogni momento della giornata per poi pubblicare i loro scatti su Facebook, Google Plus, Twitter ecc. In realtà questa esigenza, nasconde un vuoto esistenziale, un'insicurezza di fondo che i 'selfisti' cercano di colmare appunto con questi scatti della propria persona per ottenere attenzione, mostrarsi e far vedere di esserci, nel bene o nel male.

I vari gradi di malattia, la selfite: tutte le cause e i sintomi

L'American Psychiatric Association ha anche studiato i vari gradi della patologia. Abbiamo il soggetto borderline che fotografa se stesso minimo 3 volte al giorno ma non sempre pubblica gli scatti online. Il soggetto acuto che riempie di autoscatti il cellulare e li pubblica su internet e il cronico, quello che non fa altro che farsi fotografie anche in momenti inopportuni e poi li pubblica online anche 7 volte al giorno. C'è una cura? Si, iscriversi ad un gruppo di terapia comportamentale che potrebbe aiutare a risolvere il problema.