In Italia solo due centri oncologici su dieci godono di affidabilità e garantiscono efficacia ed efficienza. È questo l'allarme preoccupante lanciato dal Ministero della Salute. Il problema di base è che la situazione in cui versa la maggior parte dei centri tumori in Italia è caratterizzata da uno stato di abbandono. Questa disastrosa condizione è accentuata soprattutto nel Sud Italia. I dati sono stati messi in luce e distribuiti successivamente alla realizzazione e la presentazione di un sito, "Oncoguida", voluto da Aimac, associazione dei malati di tumore.





Come ha chiarito il presidente di Aimac, Francesco De Lorenzo, i centri sono stati valutati in base a due criteri fondamentali: il numero di casi trattati, da un lato, e la disponibilità di tutto il necessario per garantire un efficace ed efficiente percorso di cura, dall'altro. Su 10 mila strutture solo 1787 hanno superato la valutazione di idoneità. Ci sono addirittura centri che effettuano 10-12 interventi l'anno, un numero troppo esiguo per poter parlare di affidabilità.



L'indagine effettuata ha l'obiettivo di fornire ai pazienti delle indicazioni valide ed affidabili per favorire un adeguato orientamento, come ha sottolineato Francesco De Lorenzo.



Secondo il ministro della salute Beatrice Lorenzin, l'obiettivo di base è quello di accorpare in centri di eccellenza i trattamenti più complessi, lasciando ad altri centri altre fasi della terapia. Dunque, l'enfasi viene posta sulla necessità di fare rete, obiettivo condiviso anche da Stefano Cascinu, presidente dell'Aiom, associazione italiana di oncologia medica.