Scatta l'allerta in Italia per il virus Ebola, dopo la recente epidemia scoppiata in Africa si teme infatti che le frontiere possano permettere al virus di colpire anche il nostro Paese. Ad intervenire per primo il Ministero della Salute che tramite una circolare privata ha diffuso l'allerta a tutti gli organi competenti, l'obiettivo è di prevenire l'introduzione del virus tramite controlli accurati ai frontalieri.

Il contagio del virus Ebola, si teme bioterrorismo

L'epidemia è partita il 7 Aprile dalla Guinea dove in poco tempo ha colpito circa 151 individui, successivi casi si sono poi registrati in tutta l' Africa Centrale arrivando a colpire sino in Libia.

Si teme inoltre che l'evento, alquanto raro ed inaspettato, possa esser stato causato da un attacco bioterroristico ai danni di svariate nazioni e molti stati europei sono già in assetto difensivo e precauzionale.

I sintomi e le caratteristiche del virus Ebola, incubamento e vita del filovirus

L'Ebola rientra a far parte dei filovirus per cui le cure non sono ancora valide, un epidemia potrebbe dunque portare gravi complicazioni all'interno dei vari stati a rischi. Il virus si prospetta inoltre abbastanza pericoloso in quanto può rimanere in incubamento fino ad un massimo di 45 giorni ed una volta manifestatosi il declino dell'organismo è veloce e costante, i sintomi con cui il virus Ebola colpisce sono nausea, vomito, febbre alta ed emoraggie interne; sintomi non comuni ad altre malattie se non alle malattie più pericolose.

Ebola, dove si teme maggiormente il rischio contagio

Il rischio contagio è temuto maggiormente a Lampedusa, la zona fa infatti da passaggio obbligato a tutti gli immigrati che regolarmente arrivano dalle zone Africane nel territorio nostrano, i controlli in atto e le precauzione finora prese permetteranno dunque di conoscere a priori chi potrebbe portare il virus all'interno del Paese.