Molti studi fatti dagli anni '70 ad oggi ci hanno portato a molte scoperte, a volte interessanti a volte meno, ma tutte erano volte ed incentrate sul nemico numero uno da sconfiggere, il tumore, per quanti progressi scientifici e tecnologici si possono aver fatto, i dati ci danno un risultato negativo e desolante, l'insorgenza dei tumori negli ultimi 40 anni è aumentata, la stessa OMS stima che nel 2030 i casi nel mondo potrebbero arrivare a 22 milioni, una cifra enorme ma che molti altri studi pensano che sia un dato sottostimato, che in realtà potrebbero essere molti di più.

Alcune comparazioni hanno evidenziato che la malattia aumenta negli anni con l'aumento del Benessere di massa, spesso infatti il tumore è chiamato la malattia del benessere, quindi ciò porta a considerare uno stile di vita modificato negli ultimi 40 anni, ed è innegabile che sia così. Il mutamento sociale legato al benessere, e per benessere non si intende propriamente lo stare bene, ma semplicemente la possibilità per molti di acquistare beni e servizi di consumo, quindi è abbastanza improprio chiamarlo benessere, forse la parola esatta dovrebbe essere agiatezza.

La ricerca del Dottor T. Collin Campbell nel suo libro The China Study, spiega perfettamente questa dinamica sociale dell'agiatezza economica.

Nella ricerca fatta in Cina Campbell ha toccato con mano quello che accade ad una comunità rurale quando questa viene inglobata o contaminata da una comunità metropolitana, ed ha confermato che la vita rurale garantiva più Salute e longevità ai cinesi delle campagne. Altri studi mettono in stretta correlazione la vita urbana e le malattie più comuni compresi i tumori.

La vita urbana fa una differenza sostanziale che oggi mina principalmente la salute di tutti, per vita urbana si intende lo stile di vita ed i moderni consumi, molto riguarda la sofisticatezza alimentare appunto. Negli ultimi 40 anni sono cresciuti a dismisura i prodotti e cibi confezionati, al punto che oggi circa l'80% di ciò che si mette in tavola è industriale, mentre negli anni '70 la percentuale era inferiore alla metà.

Alimenti confezionati vuol dire anche chimica per la preparazione e chimica di mantenimento, materiali che poi vengono ingeriti, va anche detto che più la percentuale di alimenti confezionati è alta tanto più sarà la carenza alimentare e vitaminica, in quanto i cibi confezionati hanno perso del tutto il loro potere organico, quindi diventano privi di proprietà nutritive e l'alimentazione diventa carente, ed ecco il crescente ricorso agli integratori.

La questione dunque è tutta qui, il corpo ha bisogno di cibi vivi e carichi di vitalità organica, i quali sono anche ricchi di ossigeno e di più facile assimilazione, i tumori sono una diretta conseguenza del nostro stile di vita, come ogni abuso, che sia l'alcool o il fumo può determinare la malattia. Allo stesso modo anche l'abuso di cibi confezionati, oggi purtroppo esponenziale, è fattore scatenante di tumori ed altre malattie.