Una proposta di legge a dir poco "rivoluzionaria" per il nostro Paese, arriva dalla Regione Puglia. Infatti, è stata depositata una proposta di legge per chiedere l'autorizzazione alla produzione di cannabis con finalità terapeutiche. Naturalmente, la legge prevede che ciò possa accadere per i pazienti che presenteranno regolare prescrizione del medico specialista e del medico di base.

L'ideatore della proposta è Sergio Blasi, parlamentare Pd e segretario per il partito alla Regione Puglia, il quale ritiene che questa nuova legge sia in grado non solo di far risparmiare il denaro che si spreca attualmente per acquistare la cannabis dall'Olanda, ma che possa combattere anche il mercato illegale preferito da quei pazienti che non possono spendere 100 - 150 euro al giorno per i medicamenti.

L'operazione risparmio, legata a questa proposta di legge, è piuttosto evidente: infatti, se le Asl acquistano il prodotto dall'estero - soprattutto dall'Olanda - il costo si aggira intorno ai 15 - 20 euro al grammo, e il prezzo sale fino a 50 euro per grammo se sono i cittadini a comprare direttamente. Si tratta di cifre astronomiche, se si considera che le spese da affrontare per preparare il medicamento a base di canapa non superano i 2 euro. Dunque, con una produzione e distribuzione "interna" ci sarebbe non solo un enorme risparmio per l'azienda sanitaria pubblica, ma anche la possibilità di avviare una vera e propria attività di realizzazione, stoccaggio e distribuzione del medicamento alle farmacie ospedaliere a prezzi ridotti, che renderebbe più facile l'acquisto da parte dei pazienti.

La proposta di avviare coltivazione di canapa e produzione di medicamenti di cannabis senza ricorrere ad acquisto dall'estero, sembra destinata ad avere un appoggio bipartisan. Tuttavia, qualora la legge dovesse incontrare delle difficoltà nel suo iter di approvazione, Sergio Blasi assicura: "Combatterò senza tregua questa battaglia di civiltà". Intanto c'è già un Comune che si è candidato per ospitare la coltivazione della canapa: si tratta di Racale - in provincia di Lecce - il cui sindaco, Donato Metallo si è detto disposto a mettere a disposizione i terreni della sua città, qualora la legge dovesse diventare effettiva e l'esecutivo Vendola riuscisse ad ottenere tutte le autorizzazioni necessarie dall'Agenzia italiana del farmaco.