Il Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, si è espressa sulla questione europea di inserire la sigaretta elettronica tra l'elenco dei farmaci, pur superando una determinata quantità di nicotina. La Lorenzin, insieme ad altri ministri di altre Nazioni europee come la francia, si è schierata contro la vendita della sigaretta elettronica in tutte le farmacie italiane. 

Infatti, il Ministro, ha voluto assolutamente sottolineare come il Paese sia contrario al tabagismo e che voglia combatterlo con tutti i mezzi che ha a disposizione. D'altronde la sigaretta elettronica, anche se con effetti negativi minori rispetto le normali sigarette, provocherebbe comunque danni secondo alcune ricerche, e crea sempre la solita dipendenza.

Dello stesso parere sono i Ministri di molte altre Nazioni Europee, che quindi si sono schierati contro questa definita "assurda" normativa che darebbe l'esclusività della sigaretta elettronica alle farmacia. Sarebbe come far credere alla gente che la sigaretta elettronica sia quasi come una cura per il tabagismo, quando di fatto così non è.

La questione "sigaretta elettronica" sembra simile per certi versi a quella che riguarda la riduzione delle scritte dissuasive nei pacchetti di sigarette e quella dell'aggiunta di aromi caratterizzanti.

Da mettere in evidenza è anche la richiesta del consiglio superiore di Sanità di vietare l'utilizzo della sigaretta elettronica ai minori di diciotto anni e di introdurre il divieto di fumare nelle scuole, in attesa che il divieto si amplifichi anche per i luoghi pubblici. Insomma, la sigaretta elettronica, entrata prepotentemente nella vita di molti fumatori, non è passata di certo inosservata.