Operazioni riccioli d'oro, ecco il nome dato al maxi ritiro di ben 50mila prodotti per capelli dal mercato, ordinato dalla procura di Brescia. Il prodotto incriminato, conterrebbe un alta percentuale di formaldeide, sostanza che favorirebbe si l'effetto lisciante, ma che visto il suo alto grado di tossicità ( si ricorda che tale sostanza viene utilizzata per l'imbalsamazione) sarebbe in grado di provocare a lungo andare sclerosi e tumori.

L'indagine sarebbe iniziata nel 2010, sotto la direzione dei pm Sandro Raimondi e Paolo Savio e, ha avuto il via dopo una serie di ricoveri di donne, post trattamento lisciante portato a termine in alcuni saloni di bellezza.

In una nota rilasciata dalla procura stessa si spiega :

«Da quel momento sono state avviate indagini sul prodotto in questione, presto estese a tutti i prodotti importati e commercializzati in Italia fino ad arrivare ad un campione di oltre 70 differenti prodotti – si spiega -. Gli inquirenti hanno concentrato l'attenzione su un elemento chimico presente negli stessi, la formaldeide, in grado di aumentare temporalmente l'effetto lisciante, anche fino a sei mesi. La formaldeide è inserita nella lista mondiale delle sostanze più pericolose e tossiche per l'uomo».

La società incriminata avrebbe più sedi diffuse sul territorio nazionale, precisamente  a : Napoli, Casalecchio di Reno, Montescudaio ( Pisa ) e Ciampino ( Roma ),  ventuno le  persone denunciate e rinviate a giudizio i rappresentanti legali delle aziende coinvolte.