L'Inps ha recentementeinviato una circolare ai medici fiscali e legali invitandoli a tagliare del 3%i giorni di malattia rispetto al 2012. Questo per combattere sia la crisi che l'assenteismo,vera e propria piaga del mondo del lavoro.

L'Inps chiede quindi aimedici di dare una sforbiciata alle prognosi, al fine di dare un taglio nettoanche ai costi che l'Istituto Nazionale della Previdenza Sociale ele imprese sono chiamati a sostenere.

Ma l'Ordine è inrivolta. Roberto Carlo Grossi, presidente dell'Ordine dei Medici di Milano, èmolto polemico riguardo alla circolare ricevuta: "Così l'Inps dice che il 3% deicertificati firmati dai medici di famiglia è falso.

Hanno messo la malattiadelle persone alla voce costi, come la carta per le stampanti e il toner.Inaccettabile."

Se un dipendente èmalato, la malattia viene pagata per i primi tre giorni dal datore di lavoro edal quarto giorno in poi dall'Inps e per il datore di lavoro, si giustificano le imprese, la produttività siriduce a causa dell'assenza del dipendente. Ma anche Maurizio Del Conte, docentedi Diritto del Lavoro all'Università Bocconi di Milano, non è d'accordo conquanto deciso dall'Inps: "Il taglio del 3% non mi pare corrispondere ad uncriterio di oggettività. Ricorda, al contrario, l'ormai classica logica deitagli lineari: non si colpisce l'area di abuso ma, in maniera indiscriminata,sia il falso malato che quello vero".

Intanto la cronacaregistra sempre più casi di assenteismo. Ecco quelli più recenti: 81 dipendentidell'Iacp (Istituto Autonomo Case Popolari) sono stati rinviati a giudiziodalla Procura di Messina. Fu la Guardia di Finanza, con l'operazione "BadgeSicuro", a smascherare la truffa: i dipendenti si assentavano per lungo tempodal luogo di lavoro, facendo timbrare il cartellino a un collega. Stesse modalità di assenteismo per 59 dipendenti del Comune di Reggio Calabria: 17 sono stati arrestati,mentre per 42 la Procura ha chiesto l'interdittiva dal posto di lavoro.