Solitamente la prima cosa che facciamo prima di acquistare un alimento è quello di controllarne la data di scadenza.

Con le ultime e rigide normative europee , ora, su quasi tutti gli alimenti viene riportata anche la data di produzione, il luogo, la provenienza dell'alimento, o dei suoi composti.

Il luogo di produzione e di provenienza hanno, nel campione di italiani preso in esame da una ricerca, fatta da Altroconsumo, una rilevanza inaspettata.

Moltissimi, uno su due, predilige il made in italy. Secondo il campione di persone testato, risulta che i prodotti italiani sono visti più sani, sicuri, buoni e controllati meglio.

Da alcuni anni oramai, anche a seguito dei fenomeni della "mucca pazza" e dell'influenza aviaria si sta legiferando per ottenere una trasparenza totale su ciò che portiamo in tavola.

Vi riporto con una piccola, ma esplicativa suddivisione, le regole per i principali alimenti, ricordandovi sempre di controllare bene l'etichetta per non avere poi brutte sorprese.

  1.  PESCE :  Obbligo di indicare dove è stato allevato, o pescato, data di scadenza, come conservarlo. Ciò non vale però per l'origine del pesce presente in bastoncini, hamburger di pesce..etc.
  2. CARNI : Per le carni bovine obbligatorio il codice di rintracciabilità, il paese di nascita, luogo di macellazione e sezionamento dell'animale. Per le carni di pollo queste norme sono state introdotte in un secondo tempo a seguito dell'influenza aviaria. Per le altre nessuna regola specifica.
  3. LATTE: Dal 2005 obbligo di indicare la zona di mungitura e la provenienza del latte.
  4. PASSATE POMODORO: Zona di coltivazione del pomodoro fresco di partenza, non più solo la zona di confezionamento. Obbligo che però non vale per le altre conserve di pomodori.
  5. FRUTTA E VERDURA: Prodotti confezionati, o sfusi devono indicare il paese di provenienza. Cosa che invece non vale per i prodotti ortofrutticoli puliti, tagliati e pronti, compresi i surgelati.
  6. UOVA: Ogni uovo ha la sua "carta d'identità" stampata sul guscio. Da questa si evince il tipo di allevamento, il paese di origine, provincia e comune, e l'allevamento specifico da cui provengono.
  7. OLIO DI OLIVA: Dal 2009 legge che obbliga a scrivere il paese di origine delle olive e l'indicazione, nel caso sia ottenuto con olive diverse, della miscela, se comunitaria, o extra.
  8. DOP E IGP : I prodotti DOP generalmente sono provenienti, lavorati e confezionati nel territorio di origine dichiarato. Per gli IGP, invece, basta solo che sia indicata una di queste tre fasi che solitamente non è mai la materia prima.