E' record di farmaci antidepressivi. E' stato pubblicato dall'Aifa, l'Agenzia Italiana del Farmaco che lavora in sinergia con il Ministero della Salute, il consueto rapporto periodico nel quale, al di là di alcune buone notizie, trovano spazio alcuni aspetti decisamente negativi.

In primo luogo, si registra un calo del consumo medio dei farmaci in Italia, con un valore stimato di circa 1 pillola per individuo. Il dato, apparentemente basso, risulta ingannevole in quanto si attesta ben oltre la media dei Paesi esteri.

Uno dei fattori maggiormente preoccupanti è quello per il quale molto spesso gli italiani prendono farmaci senza preoccuparsi dei metodi corretti, dei necessari tempi di assunzione e senza badare minimamente alla terapia prescritta.

In tal modo le medicine rischiano di diventare dannose o perlomeno inefficaci.

In netto aumento il consumo di antidepressivi. Il dato allarmante consiste nel fatto che gli antidepressivi risultano essere al primo posto tra i farmaci a prescrizione per il sistema nervoso centrale (SNC). Questi ultimi si collocano al quarto posto per quantitativi consumati e al quinto per spesa pubblica sul totale dei farmaci prescritti.

Tale aspetto la dice lunga su quanto le persone siano o si sentano sotto stress e non è un caso come questo dato sia così marcato in un periodo di grave crisi economica. Rifugiarsi nei farmaci antidepressivi può apparire la "soluzione facile", la "via di fuga" dai pensieri e dalle problematiche quotidiane ma in realtà rappresenta unicamente un palliativo temporaneo, nemmeno dei più salutari.