Questi virus sono caratterizzati da un’elevata infettività, bastano infatti 10 particelle virali per dare luogo all’infezione. E’ stato stimato che i casi di gastroenteriti acute da Norovirus sono almeno 23 milioni ogni anno e nel complesso rappresentano circa il 50% del totale delle gastroenteriti. Nei paesi dell’Europa occidentale sono addirittura considerati i più importanti agenti di infezione gastrointestinale non batterica.

Il periodo di incubazione del virus è di 12-48 ore, mentre l’infezione dura dalle 12 alle 60 ore. Il sintomo principale è una gastroenterite con nausea, vomito, diarrea acquosa, crampi addominali, cefalea e occasionalmente febbre.

La malattia non ha solitamente conseguenze serie, e la maggior parte delle persone guarisce in 1-2 giorni senza complicazioni. Normalmente, l’unica misura è quella di assumere molti liquidi per compensare la disidratazione conseguente a vomito e diarrea. Le infezioni si manifestano soprattutto nel periodo invernale, per questo la patologia correlata è stata definita anche “malattia invernale da vomito”.

La stabilità dei Norovirus nell’ambiente ne facilità la diffusione, in particolare la trasmissione avviene direttamente da persona a persona , per via orofecale o per via aerea, e le epidemie sono spesso associate al consumo di prodotti alimentari consumati crudi o poco cotti, come i prodotti ortofrutticoli (insalate e frutti di piante a basso fusto come le fragole e altri “berries”), piatti freddi, sandwiches e molluschi bivalvi.

I prodotti ortofrutticoli possono essere contaminati durante l’irrigazione dei campi a causa dell’utilizzo di acqua inquinata, o attraverso l’uso di fertilizzanti, mentre i molluschi bivalvi mediante filtrazione possono trattenere e concentrare nei loro tessuti i virus presenti nelle acque di allevamento. La contaminazione degli alimenti può tuttavia avvenire anche nelle fasi di preparazione e distribuzione, mediante il contatto con superfici o altri alimenti contenenti il virus o addirittura ad opera del personale che contagiato dal virus non rispetta le norme igieniche.

Nell’alimento contaminato, i Norovirus possono sopravvivere a lungo, e per inattivarli è necessario raggiungere una temperatura di 90°C per 2-3 minuti al cuore del prodotto.

Allo scopo di attuare un’efficace azione di prevenzione, occorre dunque  il rispetto delle comuni norme igieniche personali e generali, sia durante la produzione sia durante la manipolazione e la distribuzione dei diversi prodotti alimentari.

Occorre detergere e disinfettare accuratamente tutte le superfici e attrezzature dopo il loro utilizzo, soprattutto se venute a contatto con una persona infetta e/o con il virus. Inoltre è bene ricordare che cuocere accuratamente i cibi è di fondamentale importanza per evitare infezioni ed intossicazioni alimentari, e risulta altresì importante l’utilizzo di acqua potabile sia per il lavaggio di vegetali e frutti da consumarsi crudi sia durante l’intera fase di lavorazione e distribuzione dei prodotti alimentari.