Le spese per la sanità pubblica sono state ridotte dai tagli della spending review, le pensioni degli italiani sono sempre più basse: questi effetti combinati dell’ attuale crisi economica hanno gravi effetti soprattutto sulla vita dell’ anello debole per antonomasia della società, gli anziani, che per ovvie ragioni hanno più problemi di salute e sono i principali fruitori del Servizio Sanitario Nazionale.

Coi progressi medico-scientifici si è alzata l’ età media dei cosiddetti “anziani”: ormai sono oltre sei milioni gli over75, anche se chiaramente si può parlare di una fetta più consistente di popolazione se si usa invece il termine “pensionati”; in ogni caso è su questa gente che la crisi impatta maggiormente, creando forti timori a riguardo della salute e della possibilità di spesa per le medicine e le cure necessarie, come emerge da una ricerca della Società Italiana di Gerontologia e Geriatria (SIGG) in collaborazione con Datanalysis.

Emerge un quadro davvero deprimente: gli over75 infatti sono sempre più soli nell’ affrontare le difficoltà dovute agli acciacchi dell’ età, l’ assistenza pubblica è sempre più cara e ci si rivolge con più frequenza all’ assistenza familiare e alle badanti (con ovvi costi che incidono sulla pensione); in più, come emerge dalla ricerca della SIGG, sono in grande aumento i timori e le paure, le incertezze legate al pessimo clima economico che porta appunto a difficoltà nel potersi curare e trovare assistenza: c’è quindi anche il rischio che gli anziani sviluppino maggiormente malattie quali depressione, problemi di cuore, insonnia e ansia.

Tra le reazioni che gli anziani ed i pensionati in genere stanno avendo in questo periodo vi è il ricorrere ovviamente, con ancora maggiore frequenza, alla sanità pubblica, ritenuta comunque di buona qualità per quel che riguarda i comuni problemi di salute: ma appunto i continui tagli alla spesa per questo settore del welfare costituiscono un forte stimolo ai timori di cui sopra; inoltre, come specifica lo studio della SIGG, in un caso su due si preferirebbe rivolgersi comunque al settore privato in caso di problematiche gravi.

Tra le soluzioni che i nostri anziani valutano poco e che difficilmente riescono a sfruttare vi sono le assicurazioni sanitarie: per quando l’ importanza di tali polizze sia nota in generale, pochi sono gli over75 e i pensionati in generale che le considerano (solo un pensionato su quattro dichiara di averci pensato) e ancora meno sono coloro che ne hanno attivata una (il 5% come media nazionale).