Nella puntata di martedì 29 aprile di "Porta a Porta" dopo oltre un'ora di intervista a Renzi, Bruno Vespa introduce l'argomento degli 80 euro in busta paga e lo fa annunciando un servizio, consultabile sul sito portaaporta.rai.it alla sezione " Servizi".

Tre minuti sconvolgenti! Durante i quali un dipendente denuncia la ormai consolidata prassi, messa in pratica da imprenditori senza scrupoli, di far firmare regolare busta paga ma di erogare al lavoratore una cifra molto inferiore.

Per esempio:

il netto in busta è di 1200 euro ma al dipendente vanno al massimo 800 euro.

I metodi adottati per portare a compimento questa truffa sono molteplici, uno dei più utilizzati è quello di farsi restituire la differenza dal lavoratore dopo che ha incassato tutta la cifra.

Nel servizio il lavoratore indica il soggetto che effettuerebbe questa truffa, addirittura il Presidente di Confartigianato di Foggia, Onofrio Giuliano.

Risultato di questa diffusa prassi illegale sarà il fatto che gli 80 euro saranno regolarmente inseriti nelle buste paghe ma di fatto andranno nelle tasche degli imprenditori.

Alla fine del servizio Bruno Vespa si rivolge a Renzi affermando che si tratta di una "prassi assai diffusa" e gli chiede cosa pensa in merito.

Il Presidente del Consiglio ignora la domanda cambiando argomento suscitando l'imbarazzo del conduttore.

Di fatto gli 80 euro rappresenteranno una beffa per molti lavoratori che si trovano in questa situazione.

Ci auguriamo che denunce come questa aumentino sempre più e che al più presto intervengano le istituzioni riportandoci nella legalità.