Ultimo a lasciare Forza Italia, ultimo per ora, Sandro Bondi già ex ministro dei beni culturali nell'ultimo governo Berlusconi. Bondi non è certo il politico da prendere ad esempio dai giovani che vogliono cimentarsi in questo campo. Fare Politica significa avere ideali ed opinioni certe, visioni della società, del futuro, dell'organizzazione dello Stato, ben precisi. Bondi non possiede nulla di tutto questo. Egli, durante la sua attività politica, ha praticamente attraversato tutto l'arco costituzionale dei partiti, partendo da sinistra passando per il centro e finendo a destra.

Bondi non è l'unico, sta in buona compagnia. Tutti gli ultimi fuoriusciti da Forza Italia Schifani, Cicchito, Quagliariello, Formigoni, Sacconi, sino ad arrivare ai primi Fini, Casini, La Russa, sono dei mestieranti della politica. Forza Italia paga oggi l'errore fatto tempo fa da Berlusconi nel condividere con questi professionisti della politica il suo progetto liberale. Berlusconi può essere attaccato in mille modi, lui non ha mai fatto nulla per evitarlo, ma certamente non è un politico di professione!

Speriamo che gli italiani, maturati da questa profonda e pilotata crisi economica, capiscano nelle prossime votazioni di non dare i loro voti ai furbetti della politica. Il male da loro fatto con la loro mancanza di una visione politica chiara, precisa, finalizzata al raggiungimento di ideali politici chiari e precisi, che bisogna però avere dentro di noi, è agli occhi di tutti.

Forza italia paga l'aver dato troppo spazio e voce nella sua direzione ai "professionisti" della politica.

Attenzione, personaggi del genere non sono solo in Forza Italia e nei movimenti di destra ma esistono pure a sinistra. La differenza per ora, in futuro vedremo, è che nel Partito Democratico (PD) non fuoriescono ma restano dentro e fanno male da dentro.

Alcuni nomi tanto per fare della "par condicio" : Civati, Cuperlo, Fassina, d'Alema, Bindi, Epifani, Bersani e potremmo continuare.

Perché a destra escono a sinistra rimangono? Semplice la risposta: a destra son tutti certi di andare incontro a un flop elettorale (meglio scappare prima) a sinistra sperano comunque, loro malgrado, in un successo di Renzi (meglio rimanere sul carro del possibile vincitore).