Mentre i partiti si stanno preparando per le prossime Elezioni Europee 2014, il terzo governo tecnico Renzi, dopo aver dato il via alla quarta lettura al Senato del ddl sul voto scambio politico mafioso, ha blindato nella giornata odierna il ddl Lavoro alla Camera, imponendo la fiducia da una instabile maggioranza, che ha visto la forte opposizione di NCD, FI e M5S.

Le nuove misure, secondo le dichiarazioni del Presidente del Consiglio, porteranno a un risparmio fiscale per 10 milioni di italiani, anche se sono esclusi dal ddl Irpef gli incapienti e le partite Iva; specificando che le coperture finanziarie arriveranno dall'aumento dell'Iva, dall'aumento della tassazione sulle quote Bankitalia e dalla vendita di RaiWay della Rai, rigettando la proposta del pagamento del canone direttamente sulla bolletta, e anche dalle misure definite di sobrietà, ossia dai tagli alla spesa pubblica con la riduzione di 5 auto blu per ogni ministero, dal tetto agli stipendi dei manager e dirigenti pubblici, dalla lotta all'evasione fiscale.

Inoltre, durante la conferenza stampa a Palazzo Chigi, il premier Renzi dopo aver illustrato le principali misure del ddl Irpef, ha successivamente voluto replicare alla proposta di Bondi di allearsi con l'ex premier Silvio Berlusconi, in modo molto contemporaneo, con "Anche no, grazie", e ha confermato il bonus di 80 euro a partire dal mese di maggio nella busta paga dei dipendenti pubblici con un reddito inferiore ai 15 mila euro l'anno. Sempre su Twitter, dal suo #matteorisponde, ha cinguettato che ci sarà una riduzione del fisco per 10 milioni di persone affermando orgoglioso di aver fatto diventare "la promessa una realtà".