Dopo l'entusiasmo generale per l'annuncio del Governo del Decreto taglia Irpef nella conferenza stampa di ieri, il giorno dopo riserva già una brutta sorpresa per l'Università pubblica. Nonostante i vari proclami dell'esecutivo, che aveva assicurato tramite diversi suoi esponenti che non ci sarebbero stati tagli lineari, e dopo che il Ministro dell'Istruzione Giannini aveva assicurato che il Governo stesso tiene in massima considerazione la scuola e il sapere, una bozza del Decreto circolante tra i rettori della Conferenza delle Università, al comma 6 articolo 50, presenta una novità non piacevole per l'università italiana.

La norma in questione - Il comma sotto accusa, secondo quanto denunciato dai rettori della Conferenza e rilanciato nella versione on-line del quotidiano "La Repubblica", configurerebbe una sottrazione di 30 milioni di euro al Fondo di Finanziamento ordinario delle università per l'anno corrente, destinata a salire a 45 milioni dal 2015 e per ogni anno successivo. Tagli quindi importanti per un'istituzione, l'università italiana, già in pesante crisi e che si preannunciano come chiaramente lineari e strutturali.

La battaglia annunciata dagli studenti - Mentre si mantiene per il momento tiepida la reazione della Conferenza dei Rettori, non nascondono il malcontento, invece, gli studenti. In particolare quelli della Link, che attraverso il loro coordinamento dichiarano battaglia aperta alla norma contenuta nel comma e annunciano, se necessario, una mobilitazione e una protesta generale. La sfida sembra essere appena cominciata.