Con 208 giudizi a favore, il Senato ha determinato e stabilito il disegno di legge che trasforma il codice di procedura penale sulle misure cautelari. Il provvedimento, è stato ristrutturato durante la procedura a Palazzo Madama, si ripresenta alla Camera. Nel frattempo a Montecitorio è pervenuto il “sì” decisivo al ddl sulle pene alternative alla prigione che comprende, anche ulteriormente, la depenalizzazione dell'immigrazione irregolare e le disposizioni sulla messa alla prova.

Il testo di legge è stato accolto dalla Camera con 332 sì, 104 no e 22 astenuti.

In opposizione al provvedimento si sono pronunciati la Lega, mettendo in pratica l’ostruzionismo, il M5S e Fdi. Una gran quantità degli astenuti era tra i seggi di Forza Italia. I tre fondamenti della nuova legislazione sono: gli arresti domiciliari, depenalizzazione dell'immigrazione clandestina, e di numerosi e diverse trasgressioni, messa alla prova.

Di tale genere sono i tre fondamenti su cui si basa la riorganizzazione del sistema legislativo accettata in modo conclusivo dalla Camera. Tutte le disposizioni, tuttavia, non saranno subito attuate, infatti, alla realizzazione della depenalizzazione e dei domiciliari dovrà occuparsi il governo con adeguati provvedimenti legislativi. Il nuovo ordinamento giudiziario vuole liberare le carceri presumendo, per i reati minori, la pena detentiva in casa oppure in un luogo di cura, di sostegno.

Gli arresti a domicilio dovranno divenire la condanna principale da utilizzare per i reati che non passano oltre i tre anni di pena. La detenzione al di fuori del carcere può avere un decorso durevole oppure per breve tempo. Può essere ordinato il braccialetto elettronico.

L’immigrazione clandestina non è più un reato.

L'arresto è attuato soltanto per gli immigrati che ritornano in Italia dopo una pena di espulsione. Per reati perseguiti con carcerazione fino a 4 anni, l'incriminato può domandare l’interruzione del processo con messa alla prova. La misura consiste nell’esecuzione d’impegni di pubblica utilità, con la custodia al servizio sociale. Se il risultato è positivo, l’infrazione si annulla.