Lo scenario politico italiano è alle prese con la scissione della maggioranza del Pd sulle riforme Renzi, sopratutto in merito alla presunta abolizione di Senato e Province e sulla riforma della legge elettorale l'Italicum, al momento bloccata dopo la condanna definitiva del leader Silvio Berlusconi ai servizi sociali, condanna che ha provocato la grande fuga dei fedelissimi di FI.



La scena politica continua ad essere alimentata anche dai messaggi che Beppe Grillo, il leader del M5S, quotidianamente posta dal suo blog, e oggi per attaccare il Colle e il governo Renzi ha parafrasato Primo Levi: "Se questo è un Paese" scatenando le critiche delle comunità ebraiche, che per voce di Renzo Gattegna lo hanno definito "un'oscenità".





Ma non finisce qui; il leader del M5S, dopo essersi presentato a Padova davanti ai grillini paganti alla guida di un carro armato affermando di sostenere i secessionisti veneti, è stato intercettato dai giornalisti mentre usciva dall' hotel che l'ha ospitato durante il suo spettacolo al Mandela Forum a Firenze, e l'incappucciato Beppe Grillo con un tono di voce flebile e impastato ha rimarcato il suo odio verso i giornalisti e la sua ormai scontata vittoria alle prossime Elezioni Europee. Il tutto mentre continuava ad eludere le domande dei giornalisti sulle alleanze e i programmi europei del movimento.



Prima si parlava di riforma elettorale, in merito alla quale è intervenuto dopo mesi di silenzio anche l'ex segretario del Pd, Pierluigi Bersani, che durante l'intervista condotta da Enrico Mentana a Bersagli Mobile, ha dichiarato cheil M5S e i suoi esponenti sono 'completamente inutili' e capaci soltanto di fare denunce qualunquiste e di gridare ad un cambiamento che ancora non si intravede.



Bersani ha anche spiegato che la legge elettorale va modificata, dato che il rischio di ottenere la maggioranza con il 25% delle preferenze pregiudicherebbe il meccanismo democratico stesso.