Beppe Grillo ha pubblicato sul suo blog "Renzi figlio di Troika" alludendo al decreto Irpef che consentirà al bonus in busta paga per tutti coloro che percepiscono un reddito compreso tra gli 8mila e 25mila euro.

Beppe Grillo avvisa i cittadini italiani che gli 80 euro mensili in busta paga non sono altro che una presa in giro e che tra non molto ci si accorgerà di tutte le bugie di Renzi, per il fatto che si verrà citati per versare con nuove manovre correttive la campagna elettorale del Pd, inoltre Grillo aggiunge che lo scopo del Premier Matteo è di entrare in Europa e in seguito aprire i confini italiani all'austerity della Troika.

Sul blog di Beppe Grillo si continua a leggere che a ricevere i famosi 80 euro in busta paga non saranno certo i 10 milioni di italiani bensì la metà e unicamente quelli con lavoro a tempo indeterminato in una fascia di reddito che va tra i 16mila e i 24mila euro lordi, mentre un lavoratore dipendente con un reddito annuo di 15/16mila euro con figli e moglie a carico non percepirà mai alcun aumento in busta paga. Per questo pare proprio che sia solamente tutto un abbaglio.

L'ex ministro Renato Brunetta di Forza Italia ha condiviso il pensiero di Beppe Grillo, facendo presente ai cittadini italiani che sussiste un'altra problematica: ipotizzando che dal mese di maggio gli 80 euro mensili in busta paga ci siamo veramente, secondo alcuni rilevamenti il 53% degli italiani stessi dovranno versare debiti oppure quote arretrate, mentre il 29% sceglierà di economizzare, col debito pubblico sta salendo alle stelle: basti pensare che per Bruxelles il limite massimo è di 140% e l'Italia attualmente è al 134.9%.

Per concludere, come ha dichiarato il leader Silvio Berlusconi di Forza Italia, finora in Italia non vi è stata nessuna diminuzione delle tasse, o meglio ancora la tassa sugli immobili Imu non è stata tolta e addirittura è salita quella sulle rendite finanziarie.