Sempre accesissimo il dibattito in tema di Amnistia e Indulto 2014: mentre in Commissione Giustizia del Senato prosegue il dibattito sui quattro ddl che hanno ad oggetto i due provvedimenti di clemenza generale, il ministro della giustizia Orlando è finito in un turbinio di polemiche per i numeri dichiarati in sede europea, ‘falsi’ secondo la ricostruzione offerta dal Movimento Radicali Italiani.



Il ministro Orlando è in particolare accusato di aver dichiarato una capienza complessiva dei nostri penitenziari non rispondente al vero, con ciò dando il là ad un tentativo di ‘barare sui numeri’ - ha riferito il Movimento - che non impedirà all’Italia di pagare le sanzioni irrorate dall’UE.





La polemica innesca per l’ennesima volta il dibattito su Amnistia e Indulto 2014, individuati come gli unici provvedimenti in grado di imprimere un deciso cambio di rotta in tema di emergenza carceri.

Amnistia e Indulto 2014, i Radicali attaccano Orlando e il Dap gli dà ragione



Come accennato, il dibattito in tema di Amnistia e Indulto 2014 ha ripreso vigore dopo le accuse lanciate dai Radicali Italiani al ministro Orlando: “Il Guardasigilli ha affermato, che a fronte di 60.800 detenuti, la capienza regolamentare delle carceri è oggi di circa 50mila posti. Un dato che contraddice le cifre comunicate dal suo predecessore, Annamaria Cancellieri, che, in occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario 2014 fissava la capienza a 47.599 posti, aggiungendo tuttavia un particolare già noto agli addetti ai lavori: ‘Il dato subisce una flessione abbastanza rilevante (quantificabile in circa 4.500 posti regolamentari) per il mancato utilizzo di spazi a causa degli ordinari interventi di manutenzione o di ristrutturazione edilizia’. I posti disponibili nelle carceri, insomma, non sarebbero ‘circa 50mila’, bensì, per inagibilità delle strutture, circa 43mila, ben 7mila in meno di quanto dichiarato dal ministro Orlando. A rendere ancor più imbarazzante la posizione del ministero ci ha pensato il capo del Dap (Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria), Giovanni Tamburino, che in un’intervista ha parlato, anche lui, di 50mila posti regolamentari nelle carceri”.



La nota rilasciata dai Radicali Italiani prosegue parlando di "tentativo di barare" e di "comportamento tendenzioso del ministro", che piuttosto di prendere in considerazione Amnistia e Indulto 2014 continua a studiare ogni altra misura possibile aggiungiamo noi, dall’opportunità di destinare indennizzi economici ai detenuti sino all’eventualità di elargire sconti di pena a raggiera.



“A mettere la parola fine alla diatriba è stato paradossalmente proprio il Dap - conclude il Movimento-  che, in una contraddittoria nota, dopo aver definito le parole di Bernardini diffamatorie, ha di fatto smentito se stesso e il suo titolare, dando ragione ai Radicali. ‘Il numero esatto dei posti detentivi effettivi disponibili è di 43.547’, vale a dire - sottolinea la segretaria radicale - 4.762 posti in meno della capienza regolamentare finora pubblicizzata ai quattro venti”.



Al di là di una diatriba il cui commento lasciamo a voi, sono i numeri a certificare uno stato di cose che necessita una profonda inversione di tendenza: gli effetti dello svuota carceri non sono stati quelli voluti, cosa che in combinato all’approssimarsi della scadenza imposta dall’Europa, 28 maggio 2014, porta ad una sola conclusione: se l’Italia vuole evitare di pagare qualcosa come 100 milioni di euro l’anno di multe, deve iniziare a prendere seriamente in considerazione la possibilità di dar corso ad Amnistia e Indulto 2014.



Esistono altre strade percorribili secondo voi?