Il problema del sovraffollamento delle carceri e delle condizioni disumane dei detenuti continua ad essere uno dei temi più caldi della politica italiana.

Manca infatti poco più di un mese dalla data del 28 maggio entro la quale il Governo dovrà tassativamente rientrare nei parametri imposti dalla Corte Europea dei Diritti dell'Uomo che già ha sanzionato il nostro Paese per le condizioni dei penitenziari ai limiti della decenza umana. Qualora l'Italia non dovesse risolvere la questione entro tale data, il provvedimento diventerebbe esecutivo costringendoci al pagamento di pesanti ammende.

Per cercare di trovare il quadro della matassa a pochi giorni dalla scadenza, il Ministro Orlando si prepara all'intervento in Parlamento nella giornata di domani 23 aprile al fine di proporre le soluzioni del Governo. Non è assolutamente escluso, nonostante il Premier Matteo Renzi si sia sempre dimostrato contrario, il ricorso a provvedimenti di clemenza quali amnistia e indulto, che potrebbero far rientrare velocemente il numero dei detenuti nei canoni richiesti. A tal riguardo è attesa per il 24 aprile, la presentazione in Commissione Giustizia di quattro nuovi ddl proprio in materia di amnistia e indulto. Il Ministro Andrea Orlando non ha inoltre accantonato altre soluzioni e per questo ha recentemente incontrato i Procuratori Generali al fine di studiare il ricorso allo spostamento dei detenuti stranieri nei carceri di propri Paesi d'origine, fatto che ridurrebbe drasticamente il loro numero nei penitenziari italiani.